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Cronaca

Progetto Pisus, Trieste sempre più connessa: il wi-fi si amplia sul territorio cittadino

Da 8 chilometri di fibra si arriverà a 16 chilometri

TriestefreespoTS raddoppia per migliorare l'accessibilità alla rete per tutti gli 'internauti'. Cittadini e turisti. Da 8 chilometri di fibra si arriverà a 16 chilometri.

Lo ha annunciato oggi in Municipio l'assessore comunale alla Comunicazione e Servizi Infomativi Serena Tonel presentando l'iniziativa che di fatto amplia il wi-fi sul territorio cittadino con collegamenti in fibra mediante la posa di hotspot sull'asse ciclopedonale Pisus (Piano di Sviluppo Urbano Sostenibile) e precisamente: da Riva Grumula fino alla Stazione Centrale passando per le vie interne quali piazza Venezia, via Torino, via di Cavana, piazza Unità, via Cassa di Risparmio, via Trento e infine via Ghega e piazza Libertà, inoltre tutta la parte delle rive lato mare: da Riva Grumula alla stazione ferroviaria di piazza Libertà. «È un grande investimento in termini di innovazione e di accessibilità che ammonta a 280mila euro, grazie ai quali – ha spiegato l'assessore Tonel – si andranno a raddoppiare i chilometri di fibra (da 8 a 16km), con 35 access point in più che si aggiungeranno alla rete del Comune di Trieste, sia indoor che outdoor, a beneficio dell'utilizzo da parte di cittadini e turisti. Numeri pertanto che accresceranno anche gli accessi da parte degli 'internauti'. “Solo nel 2016 – ha aggiunto Tonel – si contano 2 milioni circa di accessi a TriestefreespoTS che a breve, proprio grazie a queste innovazioni, sono destinati ad aumentare fino a superare i 9 milioni. I lavori, sono iniziati il 12 settembre e ieri (9 ottobre) è stato aperto il cantiere. Si concluderanno entro la fine dell'anno e forse anche prima. Previsione che potrà essere auspicabilmente ridotta grazie a una situazione oggi più favorevole rispetto al momento della progettazione: grazie alla collaborazione con i Lavori Pubblici e altre strutture regionali si sono evitati doppi scavi nelle zone già interessate da interventi di riqualificazione, riducendo cosi di molto i disagi per i cittadini». L'attuale copertura del wi-fi pubblico a Trieste – è stato spiegato - è descritta ed elencata sul sito www.retecivica.trieste.it/triestefreespots dove è possibile individuare le zone di copertura indoor (biblioteche e Punto di Aggregazione Giovanile) e quelle outdoor (piazze e strade pedonali). Recentemente sono stati inoltre attivati due punti nuovi presso il Castello di San Giusto e la Stazione di Piazza Libertà.

«Il progetto Pisus prevede degli interventi di riqualificazione delle zone che si concentrano per lo più nell’asse pedonale che nasce per creare una direttrice ciclopedonale con una copertura continua del servizio wi-fi TriesteFreespoTS che può fornire la connettività necessaria o semplicemente integrarla per alcuni dispositivi non forniti (tipo tablet o notebook) nelle zone citate – ha detto il direttore dell'Area Innovazione, Turismo e Sviluppo Economico Lorenzo Bandelli - e nell'ambito della riqualificazione di queste zone tramite bike sharing, rifacimento delle zone pedonali e altri interventi è prevista una parte rilevante a carico dell'Area Innovazione, Turismo e Sviluppo Economico del Comune di Trieste che ricomprende l'estensione della rete wi-fi in centro città. La crescita in ambito turistico della città e la richiesta di maggiore connettività e servizi on line, oltre all'avvio del percorso di iniziative che porterà all'evento Esof 2020, che vedrà Trieste “Capitale europea della scienza”, trovano in questa ulteriore estensione del servizio WiFI pubblico una risposta da parte dell'Amministrazione Comunale, anche nell'ottica di Trieste quale SmartCity». «Con l'installazione di 35 access point tutte le Rive saranno coperte e TriestefreespoTS sarà accessibile liberamente, senza bisogno di iscrizioni o registrazioni. Non solo, in vista dell'Esof 2020, tutti coloro che giungeranno in treno a Trieste, uscendo dalla Stazione Centrale – ha affermato il funzionario Area, esperto delle tecnologie di rete, Fabio Romeo - potranno subito collegarsi alla rete scientifica “enduroam”(education roam)».

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