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Giovedì, 28 Marzo 2024
Cronaca

Trieste traina il turismo in Fvg, presentati i dati della stagione 2019

Promo Turismo FVG ha dato i numeri relativi ai primi sei mesi dell'anno in corso. Il capoluogo regionale conferma l'aumento delle presenze, Lignano in leggero calo, tengono Piancavallo e le Dolomiti Friulane. Cinque i comuni contestati "per non aver operato all'interno del protocollo previsto"

Nei primi sei mesi del 2019 PromoTurismo ha “venduto” bene il pacchetto che promuove la nostra regione e continua a puntare ad un miglioramento costante nella trasmissione delle esperienze legate al territorio. È questa in sintesi l’istantanea scattata questa mattina durante la conferenza stampa di presentazione dei dati relativi al mercato del turismo in regione, incontro che si è tenuto presso gli uffici dell'assessorato alle Attività Produttive. 

A “dare i numeri” relativi alla stagione che va da gennaio a giugno è stato il direttore di PromoTurismo FVG, Lucio Gomiero che è intervenuto assieme a Sergio Emidio Bini, assessore di riferimento e a Bruno Bertero, direttore marketing dell’azienda totalmente controllata dall’amministrazione regionale. Alla presentazione anche numerosi portatori di interesse del territorio, oltre alla stampa locale e regionale. 

Lo stato di salute del turismo regionale

Qual è quindi lo stato di salute del turismo in Friuli Venezia Giulia? Per quanto riguarda i dati del primo quadrimestre PT ha rilevato una crescita delle presenze pari al 3,6 per cento, con Trieste che ne porta in dote ben 247 mila (circa 30 mila in più rispetto al 2018), di fatto trainando tutto l'area interessata dall'analisi. Al secondo posto si attesta invece Lignano che, pur facendo segnare un ribasso pari al due per cento rispetto all'anno passato, rimane saldamente sul podio delle località turistiche preferite.  

Il maltempo del mese di maggio e lo spostamento al mese di giugno della Pentecoste ha influito sul calo degli arrivi dall'area germanica proprio a Lignano, località storicamente amata dai turisti e vacanzieri austriaci e tedeschi. La proiezione sui dati di maggio confrontati con l'intera stagione infatti mette in luce una diminuzione di poco meno di 70 mila presenze. Gli stessi dati invece sono positivi per l'area della montagna (dove Piancavallo e le Dolomiti Friulane segnano un aumento del 28 per cento) e per la città di Pordenone che registra un +11 per cento nelle proiezioni sulla stagione estiva. 

Gli stranieri in crescita

I dati per il primo semestre invece fotografano una crescita del due per cento delle presenze e dell'uno per cento degli arrivi. Sia per quanto riguarda il quadrimestre che per questa sezione, la cifra che colpisce è che il turismo nazionale è in leggero calo mentre aumentano gli arrivi da fuori dei confini italiani. Questo anche per la campagna di promozione che PT ha indirizzato soprattutto verso la stampa estera e in virtù della partecipazione ad eventi di carattere internazionale che l'hanno vista protagonista in questi ultimi anni. 

"La ripresa del turismo nei paesi dell'Africa del Nord - ha affermato Gomiero - dopo la parentesi in black list, spiega bene il fenomeno legato alla minor presenza degli italiani nella nostra regione e, ulteriormente, il fatto che in Italia ogni regione stia facendo delle campagne di stampa micidiali alzando la competizione dell'industria del turismo certamente non aiuta". 

Capitolo Trieste

"Questa città continuerà a sorprendere perché si è rivitalizzata e si rivitalizzerà sempre di più" ha continuato il direttore di PT. "La reputazione online di Trieste è qualcosa di unico e, se ben governata è in grado di autoalimentarsi". Chiaro il riferimento alla cabina di regia e alla tassa di soggiorno che negli scorsi mesi è diventata oggetto di dibattito soprattutto tra i portatori di interesse che operano, o vorrebbero operare, sul territorio. "Sulla tassa di soggiorno siamo in divenire per trovare una soluzione". 

Le altre zone della regione

A Grado si sta lavorando sulla riqualificazione del complesso termale, a Forni di Sopra verrà realizzato un bacino idrico, in montagna per le aree interessate dal turismo invernale PT sta pensando di rivedere il sistema di emissione degli skipass. "Vorremmo creare qualcosa di diverso - ha affermato Gomiero - per costruire un sistema regionale unico, così da poter leggere meglio il turista e fornirgli un migliore accesso alle esperienze". 

Le parole dell'assessore competente 

"Abbiamo voluto cambiar passo - ha affermato Sergio Emidio Bini, assessore regionale alle Attività Produttive - perché siamo convinti che il turismo debba rappresentare un asset fondamentale per questa regione. Il cambio di marcia c’è e si vede. Ci piace ragionare sui progetti che lavorano nel medio-lungo periodo, perché in questi mesi stiamo realizzando l'architrave sulla quale far poggiare questo settore". 

Con l'assestamento di bilancio, secondo Bini, "daremo più soldi alle attività produttive, confermando il lavoro di squadra che stiamo portando avanti dall'insediamento di questa giunta. Nel futuro guarderemo anche a mercanti interessanti per quanto riguarda la capacità di spendere sul territorio, rimanendo sulla linea volta a far conoscere la nostra regione". 

"Ci stiamo focalizzando - ha concluso l'assessore - su investimenti importanti. Penso alle ciclovie, al turismo congressuale, le piste da sci, Lignano e molte altre zone. Dobbiamo ragionare in termini di cartoline da mandare in giro per il mondo. Le sfide, la competizione e la contaminazione con le aree limitrofe non ci spaventano".  In ultimo, Promo Turismo FVG ha fatto spedire una lettera di contestazione a cinque comuni della regione per "non aver operato all'interno del protocollo previsto" per la promozione turistica del territorio. Alla nostra domanda su quali fossero le municipalità coinvolte, Gomiero, Bini e Bertero non hanno risposto. 

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