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Cronaca

Aggressioni nei Pronto Soccorso, i dati del 2018

Il Sindacato Autonomo di Polizia parla di dati consistenti per quanto riguarda il Friuli Venezia Giulia. Sulla questione abbiamo sentito il segretario provinciale Lorenzo Tamaro e il segretario provinciale della Fials (Lavoratori Sanità), Fabio Pototschnig.

"Vent'anni fa potevamo contare su 2 posti fissi di Polizia al Pronto Soccorso del Maggiore e dell'ospedale di Cattinara, coperti 24 ore su 24. Oggi, anche a causa della razionalizzazione del personale, siamo rimasti solamente a Cattinara". Le parole sono quelle di Lorenzo Tamaro, segretario provinciale del Sap (Sindacato Autonomo di Polizia ndr) a margine di una nota pubblicata ieri sul sito della rappresentanza dai vertici nazionali del sindacato. 

La nota

Nell'intervento del Sap nazionale si legge che "considerate ormai alla stregua di zone franche, dove può succedere di tutto e le aggressioni sono all’ordine del giorno. Non si tratta di porzioni di periferie urbane nel degrado: stiamo parlando dei Pronto Soccorso. Fino a qualche anno fa negli ospedali si poteva contare sulla presenza fissa di un presidio di polizia nell’arco di tutta la giornata, oggi a malapena si riesce a garantire la fascia dalle 8 alle 20". 

La nota prosegue poi con le riflessione sulle situazioni regionali: "tutto appare abbastanza tragicomico, se non fosse per la gravità del problema, testimoniato dalla consistenza dei dati nel Veneto e in Friuli Venezia Giulia".

I dati per il 2018

I numeri per quanto riguarda "il primo quadrimestre del 2018" racconta Fabio Pototschnig, segretario provinciale Fials "parla di 13 episodi e anche le aggressioni verbali devono essere prese in attenta considerazione in quanto il personale è prevalentemente femminile e tali situazioni creano alle stesse disagio e stress emotivo". "I numeri tuttavia sono complessivi dell'azienda unificata". 

"Negli anni scorsi - commenta Pototschnig - abbiamo registrato parecchie aggressioni a colleghi. Una cosa importante da segnalare è che il lavoratore in quel caso subisce un infortunio". "Comunque proprio per la mancanza delle forze dell'ordine, che garantiscono la sicurezza - prosegue Pototschnig - soprattutto la notte, quando gli animi si agitano, ci si ritrova spesso a fare i conti con situazioni spiacevoli". "Confermo che le aggressioni fisiche ci sono non solo nei Pronto Soccorso, ma anche nei reparti di degenza e nelle strutture di salute mentale. Il più delle votle e per diversi motivi, queste aggressioni non vengono denunciate agli organi preposti, e ci potrebbe aiutare sapere il numero di infortuni denunciati e dervi 

Il commento del Sap

A questo riguardo sempre Lorenzo Tamaro del Sap provinciale: "La mancanza di personale rappresenta un arretramento sul territorio e impedisce anche un intervento immediato nel momento in cui succede qualcosa di grave". Tamaro poi ribadisce un concetto chiaro: "con questo numero di forze in campo è impensabile rafforzare il presidio negli ospedali per le criticità che permangono nelle altre sedi operative". 

"Credo - conclude Tamaro - che anche gli stessi medici sarebbero contenti nel sapere di poter contare sulla presenza del posto di Polizia". 

  

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