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Cronaca

Il pugile Fabio Tuiach papà per la terza volta, «Non c'è più bella cosa che diventare genitore!»

Il neonato messo alla luce stanotte alle 4 di mattina: pioggia di "mi piace" e commenti sia sul profilo del papà che della mamma. La foto di papà Fabio che tiene in braccio il figlio e piange dalla gioia intenerisce il web. Dopo Raul e Rebecca, per la famiglia Tuaiach è il terzo figlio

Dopo tanta attesa, creata dai numerosi post pubblicati dal pugile Fabio Tuiach nel suo profilo, ed andati ad intensificarsi in questi giorni, questa notte poco prima delle 4 è nato il terzogenito della coppia Fabio - Cristina Tuiach, Jesus. Il neonato, secondo quanto pubblicato dallo stesso Tuiach sul suo profilo pesa 3,68 kg. 

Dopo Raul e Rebecca, dunque, papà Fabio è nuovamente papà. Immediate su facebook sono state pubblicate le foto di mamma e papà visibilmente stanchi ma felici con in braccio il nuovo arrivato. Pioggia di commenti e "mi piace", oltre 1000 per mamma Cristina felicissima per essere diventata mamma per la terza volta.

La foto simbolo è senz'altro quella di papà Fabio che abbraccia il figlio visibilmente commosso per essere nuovamente papà: lo scatto ha fatto intenerire il web: anche i duri hanno un grande cuore.

Un Fabio visibilmente emozionato riferisce che «Non c'è più bella cosa al mondo di diventare papa ed io ho la fortunata di averlo già provato per ben 3 volte, e di aver avuto la possibilità di assistere al parto. Ancora una volta mia moglie Cristina l'ha affrontato con tanta grinta, forza e determinazione e se i miei figli hanno un carattere forte è proprio grazie a mia moglie che è riuscita a trasmetter e loro queste. Vorrei consigliare a tutte le famiglie di far figli, in quanto mi hanno detto che noi, non i nostri 3 piccoli, siamo una rarità nel panorama triestino e non solo. Essere mamma e papà da una immensa soddisfazione e una gioia indescrivibile. E’ davvero un peccato privarsi di queste piccoli grandi gioie. Il mio, quindi, vuole essere uno sprone a tutti per mettere al mondo tanti bambini».

«Ho voluto – continua - chiamare Jesus in quanto salvatore, io sono stato salvato dalla fede, e se sono riuscito a riprendermi da un periodo difficile, arrivando ora ad essere felicissimo e riuscendo a vivere grandi emozioni è proprio grazie all’avvicinato con la religione, ma mi ha completato».

«Vorrei anche dire - conclude -  che coloro che mi fermano per strada solo per la maggior parte genitori e nonni preoccupai per la sicurezza in città e per i propri nipoti e figli. per cui anche per questo vorrei dare il mio contributo alla città, per poter permettere sia ai miei figli che a quelli di tutti triesini di poter vivere in pienezza la propria città senza l’assillo o la paura di sentirsi insicuri».

Un sincero augurio da parte di tutta la redazione di Triesteprima.

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