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Cronaca Duino-Aurisina

" Quer Pasticciaccio Brutto... " Sul Rigassificatore. E adesso ?

Il fatto:Conferenza dei servizi della Regione per votare l’Autorizzazione Intergrata Ambientale al rigassificatore di Zaule.Comune e Provincia di Trieste votano contro, Regione pro:Risultato: la commissione approva all’unanimità…La Regione...

Il fatto:
Conferenza dei servizi della Regione per votare l'Autorizzazione Intergrata Ambientale al rigassificatore di Zaule.
Comune e Provincia di Trieste votano contro, Regione pro:
Risultato: la commissione approva all'unanimità?
La Regione spiega" così: " le motiviazioni del voto contrario sono state giudicate "inconferenti" ( dalla Treccani: nel linguaggio forense, di atto giudiziario che non ha diretto rapporto, che non porta elementi validi per la decisione della causa in corso o, in genere, per la formazione di un giudizio ), e comunque ipotizzanti rischi non comprovati.
Reazioni & possibili soluzioni :

Umberto Laureni ( assessore all'ambiente comune di Trieste) presente al voto:
"Abbiamo chiesto che si votasse per rendere palese la maggioranza di voti contrari, ma i tecnici della Regione hanno ribattuto che non si poteva farlo perché la contrarietà risultava immotivata.
È stato lo stratagemma per far sì che sui politici della Regione non possa ricadere alcuna responsabilità; a questo punto potranno dire: noi non abbiamo alcuna colpa, sono stati i tecnici a decidere.
C'è il rischio che prima di due mesi tutto sia già stato fatto e deciso.
Siamo riusciti a ottenere che quella non sia la seduta finale perché noi abbiamo bisogno di un altro passaggio in Consiglio comunale per un altro pronunciamento dopo le ultime modifiche al progetto, ma comunque il governo è fortemente intenzionato a chiudere tutto entro due mesi.
Non solo l'esito stravolto della Conferenza dei servizi, ma la sua stessa conduzione è sotto la lente dei nostri legali e nel giro di qualche giorno prenderemo iniziative».

Vittorio Zollia ( assessore provinciale all'ambiente provincia di Trieste )
:"È accaduto qualcosa di sconvolgente che in 35 anni che mi occupo di pubblica amministrazione non ho mai visto.
La Regione con un colpo di bacchetta magica ha trasformato due pareri negativi in positivi».

Roberto Cosolini . «Ci rivedremo non a Filippi, ma al Tar. È stata una grossa forzatura. Non vorrei essere nei panni del dirigente regionale che dovrà firmare quell'atto.
È un vulnus pesante sulla pelle delle istituzioni locali, oltretutto inferto, a quanto mi è stato riferito, da un dirigente che non era nemmeno il responsabile del procedimento.
Ciò non ha fatto che aumentare il malessere, lo sconcerto e anche l'opposizione della città nei confronti di un progetto di cui si è sempre continuato a sapere troppo poco.
Eppure la Regione non si è mai sognata di fare spinte e forzature di questo tipo quando si trattava invece di progetti realmente utili per Trieste.
Quindi al di là del ricorso al Tar già fatto in appoggio al Comune di Muggia e della lettera che le istituzioni locali hanno inviato al Presidente Monti, stiamo per intraprendere nuove azioni per manifestare appieno l'umore della città ».

Le reazioni di alcuni politici triestini:

Bandelli ( Un'altra Regione ):
"TRIESTE FACCIA SQUADRA PER DIRE FORTEMENTE NO AL RIGASSIFICATORE"
"Cosa s'inventerà questa volta l'avatar del silente ? l'Assessore regionale triestino all'Energia, all'Ambiente e Programmazione ( Sandra Savino n.d.r. ) per giustificare l'ennesima perla politica sul rigassificatore?

C'è stato un vero e proprio golpe politico, perpetrato dalla signora sopra citata, in cui all'interno della Conferenza dei Servizi è stato messa a tacere dal punto di visto tecnico, la contrarietà di Comune e Provincia al progetto del rigassificatore. Che le colpe della politica ricadano sui tecnici.
In questa frase si sintetizza l'atto con cui due pareri positivi sono stati trasformati, tout court, in negativi, con una prodezza di magia degna del miglior Houdini"
"Con questo ennesimo scempio politico, targato Tondo e Savino, Trieste rischia di avere il rigassificatore, imposto dall'alto e non voluto dall'intero territorio.

La Regione, di fatto, calpesta Trieste e i suoi cittadini, ignorando il parere di inequivocabile contrarietà espresso dalle sue istituzioni; lo fa in maniera pilatesca, cercando di nascondere le proprie responsabilità politiche dietro le decisioni degli uffici regionali. Il concetto è oltremodo chiaro e senza possibilità di interpretazioni ".

"L'appello di Un'Altra Regione è rivolto a tutte le forze politiche, ai movimenti e alle associazioni che in questi mesi hanno detto NO al rigassificatore, a promuovere la mobilitazione di tutta Trieste per una grande manifestazione di cittadini, senza colore politico, per dire ancora una volta e sempre più forte NO al rigassificatore di Zaule".

Giovanni Maria Colini ( capogruppo Pd in Consiglio Comunale ) e Mario Ravalico ( Pd e presidente commissione Urbanistica e Ambiente del Comune di Trieste )


E' semplicemente scandaloso come un'audace interpretazione, più da prestigiatore che da burocrate, possa d'incanto trasformare in parere positivo un circostanziato pronunciamento negativo espresso all'unanimità dal Consiglio Comunale di Trieste; al massimo, gli uffici regionali avrebbero potuto, per assurdo, considerare il parere comunale come "non reso", ma non era sufficiente: per togliere il disturbo di decidere alla giunta regionale servivano i pareri positivi e, voilà, così è stato!

Il Partito Democratico di Trieste, interpretando la volontà della stragrande maggioranza dei cittadini, si è sempre dichiarato contrario al rigassificatore di Zaule proposto da GasNatural perché dai relativi elaborati progettuali si evidenziano lacune gravi (mai chiarite!) in riferimento alla mancanza di garanzie per la sicurezza della vita umana, per la tutela dell'ambiente marino (flora e fauna) a seguito del progressivo raffreddamento e della continua clorazione, nonché per le forti interferenze con l'attività portuale.

Paolo Menis e Stefano Patuanelli consiglieri comunali ( Trieste )Movimento 5 Stelle:
La notizia apparsa su molti organi di stampa in merito alla Conferenza dei Servizi del 22 novembre nell'ambito del procedimento per l'ottenimento dell'A.I.A. inerente il rigassificatore di Zaule, pone drammatici spunti di riflessione.

In primo luogo, è ancora possibile parlare di "democrazia" quando un organo amministrativo sovverte i pareri espressi da altri enti ad esso certamente non subordinati? Ha ancora un senso, in questa Regione, parlare di autonomie locali quando gli amministratori regionali si arrogano il diritto di decidere fregandosene del territorio?

In secondo luogo, va analizzato nel dettaglio ciò che è accaduto nelle segrete stanze della conferenza dei servizi. In quel contesto si è consumato il ricatto dei politici regionali, timorosi di perdere facile consenso elettorale, nei confronti dei tecnici e dei dirigenti della Regione.

Nella consapevolezza che una decisione politica, di giunta, favorevole all'impianto di rigassificazione avrebbe portato ad un ulteriore crollo di appeal e credibilità, Tondo & friend's hanno costretto i tecnici a forzare ogni procedura democratica pur di esprimere un parere unanime, seppur espresso con due voti contrari. Sembra il teatro dell'assurdo!

Il movimento 5 stelle chiede ora, a tutti i cittadini, di unirsi nell'organizzazione di una manifestazione di protesta sotto la sede del Consiglio Regionale.

Chiediamo un atto concreto anche ai rappresentanti di tutti i partiti e delle liste civiche che hanno manifestato contrarietà all'impianto, affinché la loro posizione non resti solamente un mero atto amministrativo.

Resta ovviamente inteso che, al di là di ogni azione pubblica, il nostro movimento si riserva di adire tutte le strade legali (in sede amministrativa e penale) nei confronti degli autori materiali e dei mandanti di questo scempio, affinché vengano ristabilite le fondamentali regole democratiche.

In questo contesto, attendiamo con ansia il Consiglio Comunale di mercoledì prossimo, ove sapremo accogliere adeguatamente il Presidente Tondo.


Nerio Nesladek sindaco di Muggia


"Lo scippo della volontà popolare (espressa tramite istituzioni liberamente elette e rappresentative di tutto il territorio) che si è consumato in Conferenza dei Servizi che ha concesso l'autorizzazione all'impianto di Gas Natural a Zaule ha segnato una svolta.
Se dei funzionari (più o meno controllati dalla volontà politica della Giunta Regionale) si sono arrogati il diritto di decide re sopra le teste dei cittadini, è ora che i cittadini si facciano sentire.

Bisogna unire gli sforzi, tutte le forze poiltiche debbono far sentire la loro voce, bisogna creare un fronte unito con tutti coloro che si oppongono a questa ingiustizia.

Con i movimenti tutti, con le associazioni, con i semplici cittadini. Non è ora di divisioni nè di tentennamenti.
Come Comune mettiamo a disposizione la nostra Sala Verdi per un grande incontro di tutte queste forze, a livello provinciale, per decidere le prossime azioni.

Una consultazione popolare di tutto il territorio, da Duino a Muggia, potrebbe essere uno strumento efficace di mobilitazione. ancora più efficace se riusciamo a coinvolgere anche Capodistria, Isola e Pirano. Noi inoltre convocheremo un consiglio comunale straordinario aperto e, se avremo forza e determinazione, lo faremo proseguire ad oltranza per testimoniare ai nostri cittadini e a tutti che le istituzioni non si tirano indietro.

E Gas Natural ?

«La Conferenza dei servizi coordinata dalla Regione Friuli Venezia Giulia in assenza di argomentazioni pertinenti negative rispetto alle condizioni che devono garantire la conformità e il rispetto dei requisiti previsti in un'istruttoria di questo tipo, si è conclusa con esito positivo».
E il presidente di Gas Natural rigassificazione Italia, Javier Hernandez Sinde ha dichiarato: «Il progetto ha superato un'ulteriore tappa fondamentale, la Conferenza dei servizi che non è un luogo dove esprimere opinioni di convenienza ma la sede in cui, sulla base di pareri congrui e pertinenti, si assumono decisioni responsabili su dati di fatto di natura tecnica, circoscritti ad aspetti definiti per legge.»
Per Gas Natural si è trattato dunque «dopo l'approvazione del Rapporto di sicurezza, di un altro riscontro positivo a conferma della bontà del progetto.»

Permetteteci una chiusa finale, su questo progetto non c'è mai stato un vero contradditorio dal vivo che poi sfociasse in un bel referendum sul territorio, su questo a nostro parere bisognerebbe lavorare.


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