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Pillole di storia, quando Umberto Lupi cantava a Sanremo

La canzone si intitolava "Una casa senza nome" e venne composta tra gli altri anche dall'amico Pilat. Lupi verrà premiato dal Comune di Trieste per la sua pluridecennale carriera, fatta di tournee nazionali ed internazionali, portando il nome di Trieste nel suo cuore

Nato a Trieste il 22 giugno del 1941 Umberto Lupi ha rappresentato per moltissimi anni, soprattutto gli ultimi 20, il cantautore popolare che allietava gli anziani triestini nelle case di riposo o nelle tournee nelle piazze dei quartieri periferici. Ma come ogni autore che si rispetti, Umberto Lupi ha una storia che le giovani generazioni ignorano - proprio perché non coetanee alla sua. 

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Sanremo e la fondazione della PDL 

L'acronimo citato nel titolo non è quello del Popolo delle Libertà (al quale i maligni e i poco informati hanno spesso associato il cantautore, senza nascondere alcune simpatie per lo stesso centrodestra che oggi incassa il sì dell'aula sul riconoscimento) bensì quello dell'etichetta discografica da lui stesso fondata nel 1978. Molti anni prima aveva inciso con l'etichetta Carosello ed era stato protagonista dell'edizione del 1976 del festivàl di Sanremo, quando aveva suonato come gregario con i Camaleonti e con Sandro Giacobbe. La canzone era "Una casa senza nome" composta tra le altre dall'amico triestino Pilat. 

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