Botti di Capodanno, infortuni in calo: i consigli della Polizia

Si è svolta questa mattina, 28 dicembre, la tradizionale conferenza stampa del Nucleo artificieri del Friuli Venezia Giulia della Polizia di Stato per sensibilizzare soprattutto i più giovani in merito alla pericolosità dei prodotti pirotecnici, “giochi” fino a un certo punto, da utilizzare con buon senso. «Si tenga presente - è stato spiegato - che la fascia d’età fra gli 11 e i 16 anni risulta essere quella più colpita dal fenomeno e, pertanto, è importante che si attuino idonee campagne di prevenzione e di sensibilizzazione, coinvolgendo anche i genitori perché affianchino i propri figli nelle operazioni di accensione di questi artifici e giocattoli pirotecnici».

In Questura, il dirigente dell’Upgsp Davide D’Auria e personale del Nucleo artificieri del Friuli Venezia Giulia della Polizia di Stato hanno ribadito che artifici e giocattoli pirotecnici sono per loro natura pericolosi, che devono essere comperati da rivenditori autorizzati, che devono essere maneggiati con circospezione e che si deve prestare la massima attenzione nel rispettarne le modalità d’uso: «Anche se i dati sono confortanti, è importante utilizzare solo botti regolari e adoperarli in modo corretto per evitare lesioni a cose e persone e relative conseguenze penali» ha sottolineato il commissario capo Davide D'Auria.

Durante i festeggiamenti per l’arrivo del 2016 a Trieste una donna ha riportato ferite al volto e a una coscia (8 giorni di prognosi). In tutta Italia si sono registrati 190 feriti, di cui 38 minori (in calo rispetto ai 253 di cui 68 giovanissimi di inizio 2015). Per restare nella nostra regione, in provincia di Udine un maggiorenne aveva riportato ustioni alle dita di una mano, mentre in provincia di Gorizia un minorenne ha riportato ustioni e lesioni al palmo di una mano (10 giorni di prognosi) e un maggiorenne ustioni e lesioni a un occhio e a una mano (8 giorni di prognosi). Nessuna criticità, invece, si è registrata in provincia di Pordenone.