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Cronaca

Raduno Casa Pound, il rabbino Meloni: "Fare una città deserta, dove sono loro non c'è Trieste"

Il capo della comunità ebraica sottoscrive l'appello lanciato questa mattina da tutte le confessioni religiose di Trieste. "Vogliamo solo ricordare alle autorità e ai cittadini di riflettere bene a come reagire a questa provocazione"

Contro le manifestazioni ideologiche le comunità religiose di Trieste lanciano un appello corale alla cittadinanza e alle istituzioni attraverso una lettera "aperta" presentata questa mattina nella biblioteca della sinagoga di via San Francesco. "Esortiamo i cittadini a mandare un messaggio chiaro, affinché la nostra città, nel giorno della festa laica e religiosa di Trieste, sia risparmiata da manifestazioni di ideologie che richiamano ad un passato tragico". Il riferimento al raduno nazionale di Casa Pound, previsto per il giorno in cui la comunità locale celebra la festa del patrono San Giusto è chiaro, anche se i riferimenti sono emersi solamente durante le domande della stampa. 

La Trieste religiosa "scossa" dal raduno di Casa Pound

Alexander Meloni, rabbino capo della comunità ebraica di Trieste che ha "ospitato" la conferenza stampa, ha ribadito le ragioni della lettera. "Preoccupati per l'acuirsi di manifestazioni di razzismo e di intolleranza in tutta Europa e nella nostra città, dal fatto che sembra farsi strada una forma di assuefazione a richiami di ideologie causa, nel recente passato, di odio razziale e di discriminazione del diverso per lingua, etnia, handicap e religione, vogliamo lanciare un appello a tutti".  

Alla domanda il rabbino Alexander Meloni ha risposto, parlando a nome della comunità ebraica. "Volontariamente non abbiamo nominato la manifestazione perche prima di tutto questa manifestazione ha solamente dato spunto per una riflessione a noi e non è mirata unicamente al raduno. L'altro punto è che ogni contro manifestazione e ogni riferimento è fare pubblicità e far risaltare ancora di più questa manifestazione che secondo me deve rimanere secondaria quasi aneddotica, la mia opinione sarebbe quella di fare una città deserta, dove passano loro non c'è Trieste". "Ricordiamo dei punti essenziali - ha continuato il rabbino - vale a dire che il giorno 3 Novembre non è un giorno qualunque. Volendo farla potevano farla un altro giorno. Questo è l'elemento un po' maldestro. Noi vogliamo solo ricordare alle autorità e ai cittadini di riflettere bene a come reagire a questa provocazione. Ogni contro manifestazione ha come conseguenza il far risaltare coloro contro cui si manifesta e dunque di avere un effetto contrario a quello che si vuole. Vogliamo portare avanti un messaggio di pace". 

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