rotate-mobile
Cronaca

Sicurezza: diminuito del 10% il numero dei crimini

Più della metà degli atti criminosi è costituito da furti. Calati il numero di rapine e di danneggiamenti mentre sono aumentati i reati collegati agli stupefacenti, violenze sessuali e truffe informatiche

In Friuli Venezia Giulia nel 2016 il numero di atti criminosi denunciati è calato del 10,3% rispetto all'anno precedente.
In base ai dati trasmessi dalle Prefetture e sviluppati dal Centro elaborazione dati interforze del Dipartimento della pubblica sicurezza del ministero dell'Interno (dove confluiscono sia i dati delle Forze dell'ordine sia delle Polizie locali) complessivamente le azioni criminali sono passate da 36.731 a 32.996.
Entrando nello specifico, i reati commessi nel territorio della provincia di Udine da 14.799 sono scesi a 13.149, a Trieste da 10.660 a 9.552, a Pordenone da 6.688 a 6.195 e a Gorizia da 4.584 a 4.100. Lo si legge nel documento allegato al "Programma regionale di finanziamento in materia di politiche di sicurezza - anno 2017" approvato oggi dalla giunta regionale su proposta dell'assessore Paolo Panontin.

Come negli anni precedenti anche nel 2016 i furti rappresentano più della metà dei delitti (51,58%) e complessivamente sono stati 17.020, di cui 7.247 (il 55,11% del totale degli criminali) a Udine, 4.681 (49%) a Trieste, 3.262 a Pordenone (52,65%) e 1830 a Gorizia (44,63%).
«Un fenomeno, quello dei furti che pur se diminuito in termini assoluti - ha spiegato l'assessore regionale con delega alla Sicurezza, Paolo Panontin - è tra quelli che suscita il maggior allarme sociale e quindi necessita di particolare attenzione. Nella sensibilità comune alla preoccupazione per la tutela del proprio patrimonio, si aggiunge il timore per l'incolumità personale e della propria famiglia».

«Per garantire maggiore sicurezza - spiega Panontin - la giunta punta quindi a favorire l'operatività della Polizia locale sul territorio incentivando l'aggregazione della funzione in ambiti territoriali più vasti di quelli dei singoli Comuni, dall'altro garantendo agli operatori l'utilizzo e la costante efficienza di mezzi e strumenti, anche tecnologicamente avanzati, per contrastare e prevenire le situazioni di criticità. Inoltre con il Programma per la sicurezza 2017, la Regione sosterrà gli interventi delle Unioni e dei Comuni volti a rimborsare le spese sostenute per l'acquisto e l'installazione di sistemi di sicurezza nelle abitazioni».
Per quanto concerne gli altri crimini le rapine sono calate da 226 del 2015 a 208 (90 a Trieste, 71 a Udine, 38 a Pordenone e 9 a Gorizia) e anche i danneggiamenti hanno registrato una contrazione, passando da 3.600 a 2.981 (809 a Trieste, 1.293 a Udine, 408 a Pordenone e 471 a Gorizia). I dati evidenziano però un aumento dei reati collegati agli stupefacenti, delle violenze sessuali e delle truffe e frodi informatiche.
I primi da 406 del 2015 lo scorso anno sono passati a 475 (194 a Trieste, 144 a Udine, 67 a Pordenone e 70 a Gorizia), mentre le violenze sessuali denunciate nel 2016 sono state 97 contro le 79 dell'anno precedente.

Infine, crescono anche le truffe telematiche che passano da 2.970 del 2015 a 3.104 (864 a Trieste, 1.231 a Udine, 632 a Pordenone e 377 a Gorizia).
Le frodi informatiche insieme ai danneggiamenti, risultano quindi le tipologie di reato più ricorrenti dopo i furti, ma mostrano un
andamento diverso nel rapporto con i delitti totali.
A fronte di una diminuzione percentuale nel 2016 dei danneggiamenti che risultano pari al 8% del totale (nel 2015 erano a quota 8,9%) vi è un aumento percentuale delle truffe informatiche che dal 8% del 2015 passano nel 2016 al 9,4% del totale.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Sicurezza: diminuito del 10% il numero dei crimini

TriestePrima è in caricamento