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Cronaca

Record Negativo; 17 Ore di Attesa al pronto Soccorso a Trieste

Odissea per fortuna con lieto fine; 17 ore di attesa, un record, al pronto soccorso a Trieste E' successo ieri a Cattinara, in una giornata di intenso (ma non straordinario secondo le cifre) lavoro del Pronto Soccorso, a Lorenzo Giorgi...

Odissea per fortuna con lieto fine; 17 ore di attesa, un record, al pronto soccorso a Trieste

E' successo ieri a Cattinara, in una giornata di intenso (ma non straordinario secondo le cifre) lavoro del Pronto Soccorso, a Lorenzo Giorgi, esponente locale di Forza Italia, che ha vissuto una giornata da incubo al nosocomio giuliano.

"Non è mia prerogativa presentarmi per nulla al Pronto Soccorso - racconta il quarantunenne triestino - ma mercoledì verso mezzanotte d'improvviso ho avverito una forte fitta all'interno della testa con il conseguente indolenzimento della stessa; sul momento ho cercato di tranquilizzarmi e, seppur tentato di recarmi subito a Cattinara, ho preferito coricarmi per vedere se la situazione migliorava. Però durante la notte ed al mattino presto con il perdurare di questo stato che onestamente mi preoccupava, credo che con la testa non si debba scherzare, ho deciso di andare subito all'ospedale"

Giorgi arriva al Triage di Cattinara poco prima delle nove del mattino, quando la situazione era assolutamente fluida credendo che esaminati i sintomi si sarebbe subito proceduto ad un controllo medico: "Mi hanno misurato la pressione e comunicato di avere un pochino di pazienza, senza avvisarmi in merito all'assegnazione di un codice bianco... Di pazienza ne ho messa un bel po, calcolando che alla fine per essere visto da un medico ci sono volute quasi quattordici ore...."

La giornata infatti passa con un continuo crescendo di pazienti (molti per problemi ortopedici) che vengono valutati più urgenti del caso di Giorgi. "Non mi permetto di sindacare la professionalità di chi opera, a volte con la difficoltà di rapportarsi con persone che per ovvi motivi in quel momento sono perlomeno tese, però francamente credo che dovrebbe esserci un medico e non un infermiere, per quanto qualificato, ad eseguire una prima dignosi almeno per determinati casi. Non mi spiego sennò perchè il medico dopo avermi visitato ha deciso per una tac alla testa e per un consulto del neurologo subito dopo... Una valutazione ben diversa da quella fatta al triage tante ore prima. Sia ben chiaro però, al pronto soccorso si lavora molto e va fatto un plauso a tutti gli operatori... il problema è ben al di sopra, sta nella stanza dei bottoni..."

Per fortuna in questo caso la Tac ed il conseguente controllo neurologico hanno evidenziato dei problemi non gravi e facilmente risolvibili, ma vista la necessità di questo approfondimento ci si chiede se non fosse stato il caso di farlo in tempistiche diverse. "Se la Tac avesse evidenziato invece - si chiede l'esponente azzurro - qualcos'altro? Magari un problema da affrontare in tempi e modi perlomeno umani?" Alla fine dopo 17 ore di incubo Giorgi è stato dimesso poco dopo le due del mattino.

Giorgi (in una foto postata ieri su facebook dall'Ospedale) ha poi evidenziato la situazione di assoluto disagio che si vive nelle lunghe attese al pronto Soccorso, con pochi e scomodi spazi a sedere, senza la vicinanza di un distributore d'acqua e con due soli servizi igenici nella sala accoglienza. "Difornte alla gentilezza ed alla indubbia professionalità, al di là del mio caso specifico, degli operatori che lavorano sotto pressione, va segnalata la totale inadeguatezza della struttura, poco umana e irrispettosa di chi sta male... Pochi operatori, pochi medici, una situazione che fa a testate con alcune eccellenze del nostro ospedale; una location pessima e pericolosa da terzo mondo per come è strutturata..."

Infatti nella sala accoglimento i posti a sedere sono pochi, tant'è che Giorgi ad un certo punto si è alzato per lasciare il posto a delle persone anziane: "La gente era in piedi ed io per fortuna oltre al dolore alla testa potevo anche permettermi di non stare seduto. Così ho fatto accomodare una signora ed ho atteso nell'atrio dove arrivano le autoambulanze, anche perchè nella sala ormai non si stava nemmeno in piedi senza disturbare il normale passaggio. E li non vedendomi più hanno creduto anche che mi fossi allontanato, quasi archiviando la pratica.... oltre al danno rischiavo pure la beffa..."

"E' triste pensare che la regione orà tagliera di tanti milioni la sanità triestina, quando ci dovrebbe essere un trend diametralmente opposto... E' urgente rivedere il pronto soccorso con il rifacimento degli ambienti e ripensarlo come servizio aumentando il personale, è necessario poi pensare alla riapertura del centro prelievi a Cattinara... Ed invece assistiamo, ad esempio, ad una mega contributo al teatro Verdi (per quanto necessario sostenere e promuovere la cultura) di 14 milioni di euro - conclude Giorgi - mentre la gente è costretta a ditricarsi dentro gli incubi della sanità..."

Una giornata di ordinaria follia che, purtroppo, spesso si ripete ai danni delle persone, in questo caso malate ed anziane, più deboli della nostra comunità....

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