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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cronaca

Regione, Giunta approva il "Codice Etico": imparzialità, lealtà e trasparenza parole d'ordine

Un "codice etico" che vincola, anche al di là degli obblighi già sanciti per legge, presidente della Regione e assessori a una buona politica, alla ricerca dell'efficacia e dell'efficienza dell'azione amministrativa, al contenimento dei costi senza pregiudicare la qualità

Un "codice etico" che vincola, anche al di là degli obblighi già sanciti per legge, presidente della Regione e assessori a una buona politica, alla ricerca dell'efficacia e dell'efficienza dell'azione amministrativa, al contenimento dei costi senza pregiudicare la qualità. E soprattutto all'imparzialità, allo spirito di servizio, alla trasparenza, alla lealtà, alla responsabilità, evitando qualsiasi conflitto di interesse.

Lo ha istituito la Giunta regionale, nell'ultima seduta di Giunta, su proposta della stessa presidente, Debora Serracchiani. "Abbiamo voluto andare oltre le norme, che già ci sono, superando anche quanto espresso nella formula del giuramento con cui ciascuno si impegna a esercitare il proprio ufficio al solo scopo del bene inseparabile dello Stato e della Regione - spiega Serracchiani - per introdurre principi di comportamento dall'alto valore etico e morale. Una sorta di Codice deontologico del pubblico amministratore che chiarisce, in maniera forse più puntuale di quanto già non fosse, quali siano le azioni non opportune di chi gestisce la cosa pubblica".

"Sono profondamente convinta - aggiunge la presidente - che chi amministra deve avere ben chiaro di dover fornire un servizio di alto valore sociale, cui profondere impegno nel rispetto assoluto dell'Istituzione che rappresenta e dell'interesse della nostra comunità locale".

Da qui un provvedimento che, in 20 articoli, mette una linea di demarcazione netta tra un'azione amministrativa assolutamente rigorosa rispetto a comportamenti che potrebbero lasciar sorgere dubbi non certo di legittimità quanto, semplicemente, di inadeguatezza o inopportunità.

Un Codice che tutti gli amministratori dovranno sottoscrivere e che, in sostanza, non dice ciò che è vietato (ci pensano già le norme) ma chiarisce comunque, definendo obblighi morali, ciò che non è proprio il caso di fare: ricercare vantaggi personali, accettare regali, aderire ad associazioni od organizzazioni i cui ambiti di interesse possano interferire con lo svolgimento dell'incarico, decidere su questioni che coinvolgono coniuge o parenti più prossimi.

E che, parallelamente, impone l'obbligo di dimettersi in caso di rinvio a giudizio per una serie di reati puntualmente espressi. "Violare i vincoli imposti da questo Codice - conclude la presidente della Regione - significherebbe spezzare il rapporto fiduciario con chi ha conferito l'incarico e quindi, prima di tutto, con i cittadini elettori che hanno il diritto alla buona politica".

IL TESTO COMPLETO: Codice etico regione-2

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