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Cronaca

Regione, istituita la 'Filiera fegato' per agevolare i malati

definisce modello organizzativo con il quale la Regione assicura presa in carico clinico-assistenziale, in termini di accesso ai servizi, diagnosi e cura, delle persone affette da patologia epatica

Nell'ambito della "Rete regionale per la presa in carico delle gravi insufficienze d'organo e trapianti", su proposta dell'assessore regionale alla Salute, Maria Sandra Telesca, la Giunta regionale ha istituito la Filiera Fegato, che definisce il modello organizzativo con il quale la Regione assicura la presa in carico clinico-assistenziale, in termini di accesso ai servizi, diagnosi e cura, delle persone affette da patologia epatica che può portare all'insufficienza d'organo.

«L'Obiettivo - spiega l'assessore - è favorire il miglior percorso diagnostico e terapeutico, ottimizzando e valorizzando le varie competenze presenti in Friuli Venezia Giulia, garantendo la migliore assistenza possibile e l'accesso alle cure più avanzate, indipendentemente dalla zona di provenienza, dall'età e dalle condizioni economiche dei pazienti».

La costituzione della filiera punta dunque a ottimizzare le relazioni tra i diversi professionisti coinvolti, per assicurare continuità assistenziale, stesse modalità operative, equità d'accesso ai servizi, pari opportunità di trattamento, efficienza, qualità delle prestazioni.
La funzione di coordinamento della filiera fegato della rete per la presa in carico delle gravi insufficienze d'organo e trapianti è affidata al direttore della Clinica delle patologie del fegato, presso l'ospedale di Cattinara (TS), con il supporto dei referenti dei nodi della rete, della Fondazione Italiana Fegato e con la collaborazione delle associazioni.

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