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Coronavirus, Riccardi: "La situazione del Fvg è la migliore in assoluto"

Riccardi: "Prendendo in esame il periodo che va dal 28 marzo al 2 aprile, in Friuli Venezia Giulia si registra la riduzione del 48 per cento di nuovi contagi e del 68 per cento della mortalità. Un'evidenza rafforzata anche dal numero di tamponi processati: 22.272, con una copertura di 2 persone su 100 abitanti".

"Nonostante una forte presenza di anziani, la situazione del Friuli Venezia Giulia rispetto alle altre regioni maggiormente colpite dall'emergenza Covid-19 è la migliore in assoluto. Adesso dobbiamo però già pensare a come affronteremo il dopo, consapevoli della necessità di un cambio radicale delle nostre abitudini di vita che determinerà la capacità di contrasto al Coronavirus. Ci dovranno essere nuove regole comportamentali, tarate pure su fasce di età, perché non sarà sufficiente creare condizioni ideali sul lavoro". Lo ha affermato oggi il vicegovernatore con delega a Salute e Protezione civile, Riccardo Riccardi, nel corso della sua audizione in sede di III Commissione consiliare, presieduta da Ivo Moras (Lega), svoltasi come ormai consueto in modalità telematica con il sistema Cisco Webex Events. A supporto della valutazione sulla situazione in regione, il vicegovernatore ha illustrato una serie di dati relativi a indicatori di contagio e mortalità, tra i quali il rapporto tra infettati osservati sul territorio rispetto a quelli attesi a livello nazionale in base alla popolazione (Sir), con il Fvg prima del 28 marzo a 0,92 (sceso a 0,52 tra 28/3 e 2/4) rispetto ai valori più alti di Piemonte (1,39,) Lombardia (3,27), Liguria (1,36), Emilia-Romagna (2,24), Veneto (1,33) e Trentino Alto Adige (2,35). Tendenza confermata anche nel rapporto che riguarda i deceduti, dove il Fvg si pone in coda con 0,52 (prima del 28/3) e 0,32 (tra 28/3 e 274), con l'età media pari a 84,3 anni. "Il fenomeno Covid-19 ha coinvolto il Fvg dopo altre regioni - ha sottolineato Riccardi - ma è stato fondamentale la scelta del governatore Fedriga di attivare immediatamente la fase di contenimento, ben prima della dichiarazione di stato emergenza nazionale".

"I dati parlano in maniera oggettiva: il Friuli Venezia Giulia risulta essere una tra le regioni con il miglior andamento per quel che riguarda il contrasto alla pandemia da coronavirus. Prendendo in esame il periodo che va dal 28 marzo al 2 aprile, in Friuli Venezia Giulia si registra - in rapporto alla media nazionale - la riduzione del 48 per cento di nuovi contagi e del 68 per cento della mortalità. Un'evidenza rafforzata anche dal numero di tamponi processati: 22.272, con una copertura di 2 persone su 100 abitanti. Adesso dobbiamo garantire la stessa reazione nell'affrontare la criticità che si sta manifestando fuori dagli ospedali, in particolare nelle case di riposo". Nella sua relazione Riccardi ha illustrato la catena di comando regionale, composta, oltre che dal presidente Fedriga (in rapporto quotidiano con il Comitato operativo nazionale) e dalle direzioni della Salute e della Protezione civile, anche da un board scientifico guidato dal professor Fabio Barbone, epidemiologo e direttore scientifico dell'Irccs Burlo Garofolo. "Da questa governance - ha sostenuto il vicegovernatore - discendono le scelte e le azioni che sono state intraprese: tra queste, i presidi pre-triage all'esterno delle strutture ospedaliere e dei penitenziari della regione, la gestione di 55mila chiamate al numero verde e 81.174 al 112, l'attività dei 3.178 volontari della Protezione civile Fvg impegnati nell'aiuto agli anziani per la consegna della spesa e dei farmaci e la distribuzione entro venerdì prossimo di 350mila mascherine ai nuclei familiari della regione". Altro tema molto sentito quello dell'incidenza del contagio tra gli operatori sanitari.

A tal riguardo il vicegovernatore ha puntualizzato che i dati comunicati dall'Istituto superiore della sanità oggi sono stati rimossi. "Le fonti erano diverse e il Fvg non è la regione con il contagio che abbiamo letto per giorni. Sono infatti 188 (l'1,38 per cento) - ha precisato Riccardi - i contagiati del personale del sistema sanitario. Di questi 117 sono stati infettati con certezza sul lavoro. La percentuale di operatori sui contagiati è dell'8,9 per cento". "La Regione - ha detto ancora - ha provveduto in maniera autonoma all'approvvigionamento dell'85 per cento dei dispositivi di protezione, colmando una difficile fornitura da parte dello Stato". L'emergenza ha anche comportato una riorganizzazione delle strutture ospedaliere, come ha rimarcato Riccardi. "Sono stati creati: 479 posti per Covid-19, 78 per contumaciali in quarantena (Campoformido, Muggia e Tricesimo), 99 postazioni di terapia intensiva (partendo da 29), 32 di sub-intensiva, 74 di malattie infettive, 83 di cure intermedie. Questa manovra ha consentito di non aver registrato alcun tipo di problema durante tutto il periodo di intensa pressione sulle strutture ospedaliere. Inoltre, sono stati attivati due promettenti protocolli di cura, uno con l'ozono-terapia e l'altro con il cortisone a basso dosaggio". Sul tema il vicegovernatore ha ricordato anche la solidarietà messa in atto nei confronti delle zone più colpite del Paese, ospedalizzando in Friuli Venezia Giulia nei reparti di terapia intensiva undici pazienti provenienti dalla Lombardia.

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