Risarcimento dei torti, le nuove disposizioni del Tribunale di Lubiana
La nuova legge indica tutte le documentazioni da presentare per la richiesta degli indennizzi
L’Associazione Nazionale Venezia Giulia e Dalmazia comitato provinciale di Trieste
comunica le nuove disposizioni enunciate dal tribunale di Lubiana, in seguito alle richieste sul risarcimento dei torti, legge:
(ZPKRI, Gazzetta Ufficiale n. 70/2005 -UPB2, 118/2006 Odl.US: UI-266 / 04-105, 89/2007 Odl.US: UI-54 / 07-14, 92/2007),
inerenti alle pratiche delle persone decedute.
Il tribunale richiede che vengano allegati i seguenti certificati in bilingue:
Per i cittadini Italiani:
Estratto per riassunto di morte, in lingua italiana e slovena, per tutte le persone decedute dichiarate nella domanda.
Estratto per riassunto di nascita con paternità e maternità, in lingua italiana e slovena,
per i richiedenti, nati nei territori Italiani.
Riepiloghiamo di seguito i documenti necessari da allegare alle domande
Per le persone in vita:
fotocopia della carta d’identità;
fotocopia del codice fiscale;
estratto del certificato di nascita - bilingue,(solo se la persona è nata fuori dall’ attuale territorio sloveno )
certificato delle vicende domiciliari o residenze storiche (costo doc.€ 16,52), dall’anno in cui la persona è arrivata in Italia,da
richiedere in un Centro civico del Comune di residenza;
fotocopia in carta semplice della qualifica di profugo (se smarrita, da richiedere alla Prefettura; per chi non possiede tale
qualifica occorrono due testimoni con la fotocopia del loro documento d’identità e del codice fiscale, più la loro dichiarazione
di essere a conoscenza dei fatti narrati dal richiedente);
fotocopia del libretto di lavoro.
Chi non fosse in possesso del libretto del lavoro, deve richiedere all’Inps la certificazione contributiva firmata e timbrata
dal funzionario addetto!
Questi sono invece i documenti da richiedere per le persone decedute:
certificato dell’estratto per riassunto di morte - bilingue
certificato delle vicende domiciliari - dalla data di arrivo in Italia all’ultima dimora della persona.
certificato di cittadinanza (con la data di acquisizione della cittadinanza italiana);
fotocopia del libretto di lavoro.
Chi non fosse in possesso del libretto del lavoro, deve richiedere all’Inps la certificazione contributiva
firmata e timbrata dal funzionario addetto!
Le persone che dimoravano nei campi profughi, silos etc, e che lavoravano in quel periodo di permanenza percependo
uno stipendio e dei contributi, non hanno il diritto di usufruire per quel periodo del contributo dei 146 euro, in quanto non
vengono considerati prigionieri politici.
Per consulenza e assistenza nella compilazione delle domande ci si può rivolgere all’
ANVGD di TRIESTE nella sede di Via Milano 22 il martedì e il giovedì dalle ore 15,30 alle 17,30
Oppure per via telematica, e- mail leggedeitorti@anvgd.it
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