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Cronaca

Roberto Re a Trieste, folla per il mental-coach più famoso d'Italia (VIDEO-INTERVISTA)

Oltre 200 persone hanno preso parte all'iniziativa: «Dobbiamo saper sfruttare le nostre potenzialità al meglio»

Oltre 200 persone hanno preso parte lunedì sera all'incontro-evento in Molo IV con Roberto Re.

L'iniziativa era inserita all'interno del cartellone "Start to Fly" che il mental coach più famoso d'Italia sta portando in giro per l'Italia (in totale una ventina di tappe da Nord a Sud).

«È una serata in cui abbiamo parlato su come raggiungere più efficacemente i nostri obiettivi - racconta Re».

LA VIDEO-INTERVISTA A ROBERTO RE (l'articolo continua sotto il video)

Sul tipico "No se pol" dei triestini l'autore di numerosi best-seller Mondadori riferisce: «non è una peculiarità solo dei triestini. Molto spesso le persone si concentrano molto più sulle difficoltà, su ciò che rende qualche cosa impossibile da realizzare e molto spesso trasformano in impossibile qualcosa che è invece possibile. Quando noi abbiamo aperto la scuola di formazione qui a Trieste ci avevano tutti detto "A Trieste no se pol" ed invece a qualche anno di distanza posso dire che le cose vanno molto bene, basta solo non farsi condizionare dal mondo che ci circonda».

Ma leader e vincenti si nasce o si diventa? «Se noi guardiamo un bambino piccolo - sottolinea Re - tutti i bambini sono vincenti e leader. Sono in grado di ottenere quello che vogliono e sono in grado di farsi seguire dai genitori. Abbiamo tutti delle nostre caratteristiche "vincenti", la questione è se riusciamo concretamente poi ad utilizzarle o se piuttosto le nascondiamo o ancora se tentiamo di scimmiottare qualcun altro che magari riteniamo vincente e diventiamo qualcuno che non siamo. Dobbiamo saper sfruttare le nostre potenzialità e le nostre caratteristiche».

Sui giovani infine Roberto Re spiega che «l'età dell'adolescenza è molto impegnativa. Io stesso ho un figlio di quindici anni e mezzo per cui la sto passando in prima persona. Ciò che succede spesso a quell'età è l'enorme bisogno di essere accettati ed essere apprezzati dagli altri. L'opinione altrui in quell'età diventa molto importante. È però fondamentale imparare a ragionare con la propria testa e capire che alla fine conta molto di più quello che pensiamo noi piuttosto di quello che pensano gli altri di noi: ciò è importante per costruirsi una buona autostima da adulti».

6giu16.Roberto Re a Trieste

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