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Giovedì, 28 Marzo 2024
Cronaca

La "ronda" di Forza Nuova e i presunti reati

Il movimento politico di estrema destra organizza una spedizione per accertarsi che la sicurezza sia garantita nella zona della stazione. Le reazioni degli altri partiti

Non si fidano e vanno a controllare di persona se nella zona della stazione esiste un "presunto giro di prostituzione minorile. Vi sarebbe un giro di stranieri di origine africana che oltre allo spaccio, avrebbe frequentazioni abituali con delle ragazze triestine, le quali sarebbero disposte a concedersi a questi in cambio di pochi euro". Le parole, usate al condizionale, sono del segretario provinciale di Forza Nuova di Trieste Almerigo Esposito e di Denis Conte coordinatore regionale del movimento di estrema destra. Dopo l'azione, la politica cittadina si è divisa, scatenando anche le reazioni dei sindacati di Polizia che per primi hanno commentato le "ronde" 

La "narrazione" degli eventi

Vanno nella zona della stazione "nota piazza di spaccio cittadina e frequentata da africani, nomadi, spacciatori e papponi". "Ciò che più ha destato la nostra preoccupazione, però, riguarda un presunto giro di prostituzione minorile nelle zone adiacenti tra Via Sant'Anastasio e Via Pauliana. "Giunti in abbiamo visto scene poco chiare. Nell'oscurità della via, giovanissime ragazze quasi certamente minorenni, si intrattenevano con alcuni stranieri africani molto più anziani di loro. Come ci hanno visti, questi ultimi sono fuggiti prima che potessimo chieder loro spiegazioni". Sul caso interviene anche Denis Conte, coordinatore regionale del movimento di estrema destra. “Continuano le passeggiate per la sicurezza di Forza Nuova nelle zone di piazza Libertà, Silos e via Udine (giardinetto antistante l'ex palazzo dell'INPS) dove abbiamo potuto constatare un degrado impressionante. Gruppi di immigrati che bivaccano bevendo alcolici, gruppi di ragazzine minorenni (accompagnate da alcuni immigrati) che stando a quanto segnalatoci si prostuirebbero per comprare droga. Ci siamo intrattenuti con una autista di un bus di linea che ci raccontato come dopo le ore 20.00 lei preferisce non scendere dall'autobus per la paura, e che neppure in pieno giorno durante i pochi minuti di pausa non può sedersi perchè le panchine della piazza sono occupate da stranieri. Bisogna riprendersi questi quartieri ormai in mano agli immigrati".

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