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Sabato, 20 Aprile 2024
Cronaca

Ruba alla Pam: i genitori rifiutano i domiciliari e finisce in carcere

Il ladro è stato sedato dal 118 perchè ha cominciato a sbattere la testa contro l'ascensore del supermercato e per aver aggredito gli agenti

È successo lo scorso 20 settembre quando un dipendente della Società di vigilanza Italpol, in servizio presso il supermercato PAM di Viale Miramare, ha chiamato il personale della Polizia Ferroviaria in servizio presso il Reparto Operativo della Stazione Centrale di Trieste per segnalare un giovane che stava cercando di rubare la spesa.

Il soggetto, un cittadino italiano residente a Trieste, dopo aver svuotato lo zaino per tentare la fuga, ha cercato di porre in essere atti autolesionistici sbattendo la testa contro la porta dell’ascensore del supermercato.

In seguito ha sferrato una serie di calci e pugni nei confronti degli agenti, che hanno dovuto immobilizzarlo, riportando lesioni guaribili in alcuni giorni, per poterlo arrestare.

Condotto negli uffici della Polizia Ferroviaria, è stato visitato dal personale del 118 fatto intervenire sul posto, che ha deciso di sedarlo e trasportarlo all’Ospedale di Cattinara. Il P.M. di turno ha disposto quindi l’applicazione della misura degli arresti domiciliari nei suoi confronti e la successiva traduzione dal nosocomio all’abitazione dei genitori, che però hanno manifestato un netto rifiuto ad accoglierlo, rappresentando un difficile e particolare contesto familiare.

Di conseguenza il P.M. ha sostituito la predetta misura con quella della custodia cautelare in carcere ed il giovane è stato condotto presso la locale Casa Circondariale.

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