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Cronaca Cologna - San Giovanni

San Giovanni: nuova comunità alloggio per giovani disabili all'ex Opp

Consegnati al termine dei lavori i nuovissimi arredi donati dal Soroptimist Club e le Fondazioni Casali per una spesa di 15 mila euro

Tra la grande soddisfazione di tutti i presenti – Amministratori comunali, responsabili dei sodalizi benefattori e alcuni futuri ospiti della comunità – si è svolta ieri, con una semplice cerimonia, la consegna al Comune da parte del Soroptimist Club di Trieste e delle Fondazioni Alberto e Kathleen Casali dei nuovissimi arredi che vanno a completare e a rendere usufruibile in tutti i suoi spazi l'ex padiglione “D” di via Weiss 3, nel comprensorio del già O.P.P. di San Giovanni, dove, accanto al Centro diurno per disabili psico-fisici inaugurato nel 2007, sarà presto avviata, dopo una ristrutturazione durata circa un anno, una comunità alloggio di tipo fortemente innovativo, in grado di ospitare fino a 7 persone.
Molto apprezzati, in questo contesto, anche i bellissimi lavori e le soluzioni abitative negli spazi dedicati appunto alla nuova comunità, ma anche le opere svolte nel piano seminterrato posto sotto il centro diurno, con ingresso carrozzabile, e gli ascensori; tutto secondo le linee progettuali e la direzione lavori direttamente curate dal Gruppo tecnico del Servizio Edilizia Pubblica dell'Area Lavori Pubblici del Comune (coordinatore progettista e direttore dei lavori l'arch. Massimo Mosca), per una spesa di 500 mila euro circa, finanziata dalla Regione Fvg.

Al termine dei lavori, il Soroptimist Club e le Fondazioni Casali, grazie alla loro peculiare sensibilità per le tematiche del “dopo di noi”, si sono offerti di finanziare e coordinare l'acquisto degli arredi per la nuova struttura, comprendente tre stanze doppie e una singola, una stanza destinata a “punto presidiato” per l'operatore di turno, una cucina, una zona giorno e tre bagni di cui uno assistito, per una superficie totale di quasi 200 metri quadrati.
Per il completo arredo di questi spazi, con tutti i mobili e le attrezzature necessarie, i sodalizi donatori hanno impiegato oltre 15 mila Euro.
E stanti i risultati di notevole bellezza e qualità delle soluzioni adottate, non poteva mancare, nell'odierna festosa cerimonia, un riconoscimento reciproco per quanto rispettivamente fatto e, da parte dell'Assessore comunale alle Politiche Sociali Carlo Grilli, un grande “grazie” a nome dell'Amministrazione, ma anche personale, ai rappresentanti dei due soggetti autori dell'iniziativa benefica: il Soroptimist, per cui era presente la presidente Gabriella Clarich, e le Fondazioni Casali, con il presidente Francesco Slocovich e la responsabile del Comitato beneficenza signora Sadar.

L'Assessore Grilli – che era affiancato dal dirigente del Servizio Strutture e Interventi per la Disabilità del Comune Luigi Leonardi - ha colto quindi l'occasione per meglio esplicitare e rimarcare l'importanza e le peculiarità di questa nuova comunità, caratterizzata dalla sua apertura alla rete dei servizi sul territorio ma anche da un'impostazione di tipo familiare, in quanto l'accoglienza dell'utente prevede la presenza di personale “dedicato” che sia già conosciuto dalla persona, per così conservare una continuità educativa e di vita quotidiana, dalla collocazione precedente a quella nuova.
Inoltre, dei sette posti letto alcuni potranno avere un carattere più stanziale e prolungato, ma almeno tre avranno la caratteristica del “modulo respiro”, due dei quali saranno a disposizione delle realtà territoriali che non dispongono di una comunità alloggio. «La finalità, in questo caso - ha spiegato Grilli -, è quella di rispondere, ad esempio, alle necessità di genitori in età avanzata, che hanno maggior bisogno di un sostegno nel carico assistenziale; oppure, più semplicemente, di venire incontro a esigenze di carattere transitorio delle famiglie (come l'assenza prolungata per un viaggio o altre motivazioni)».

Ancora Grilli ha annunciato l'imminente avvio della gara europea per l'affidamento della gestione dell'attività della comunità alloggio (a una cooperativa), con un budget previsionale complessivo di circa 1 milione di euro all'anno, comprendente anche la gestione del centro diurno. E a tale proposito lo stesso Assessore ha anche “lanciato” una novità del tutto particolare e inconsueta, ovvero l'inserimento nell'appalto di una clausola che preveda l'introduzione e l'addestramento di un animale da compagnia, scelto – in collaborazione con l'Ufficio Zoofilo dell'Assessore Lobianco - fra le bestiole ospitate al canile comunale, che possa poi essere accudito da uno o più ospiti della comunità.
E osservando ancora come vi siano ulteriori e ampi spazi da riempire, anche con propri arredi e oggetti, da parte di chi verrà, «poichè questo non vuole essere solo un centro di accoglimento per più o meno tempo, ma una casa vera e propria che come tale dovrà venir sentita e vissuta, affinchè possa davvero diventare uno strumento per la conquista di una maggiore autonomia e dignità da parte dei nostri ragazzi», Grilli ha concluso sottolineando come «un luogo che già fu anche di sofferenza, oggi rinasca a nuova vita, grazie alla perfetta collaborazione fra Comune, Azienda Sanitaria e Università, e al prezioso fondamentale contributo degli enti benefattori».

I quali, per bocca di Gabriella Clarich (Soroptimist) e poi di Francesco Slocovich hanno entrambi comunemente sottolineato sia la bellezza del sito, ben collocato com'è all'interno del bel Parco di San Giovanni, sia «l'eccelso lavoro di ristrutturazione compiuto dal Comune», che la necessità di luoghi e possibilità come queste utilissime per consentire un giusto momento “di respiro” alle famiglie dei giovani disabili; ma nel contempo tali da presentarsi agli occhi degli stessi ragazzi come l'opportunità di una davvero interessante e attraente “vacanza”, sia essa di alcune settimane o anche solo di qualche giorno.
Slocovich in particolare ha espresso la propria soddisfazione per veder realizzarsi questa struttura, anche col contributo delle Fondazioni Casali proprio nel periodo del 50° anniversario della loro fondazione: «Un anniversario che ci ha visti intervenire anche per la realizzazione di sette nuovi appartamenti all'ITIS, in questo caso per gli anziani necessitanti di venir accuditi. Ecco dunque il nostro lavoro, dai giovani disabili agli anziani più bisognosi, è questo il nostro impegno per le categorie più deboli della nostra comunità».

Espressioni di soddisfazione alla vista dei nuovi ambienti così ben arredati anche da parte di alcune “portavoce” di un gruppo di giovani disabili presenti: «È un posto molto bello – hanno detto -. E saremo molto contenti di venire a fare le vacanze qui!».
Immancabili foto di rito finali, anche presso la targa ricordo opportunamente posta dal Comune di Trieste all'interno della nuova sede, in segno di riconoscimento per la generosità delle due istituzioni e la loro specifica attenzione verso le problematiche della disabilità.

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