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Cronaca Barriera Vecchia - Città Vecchia / Via Montecucco

San Giusto, scoperta una strada di 2000 anni fa

L'eccezionale scoperta è stata fatta in questi giorni durante i lavori di sostituzione di vecchie tubature del gas in via Montecucco, a due passi dal colle. La datazione della strada potrebbe trovare conferma nella romanità altoimperiale. La Soprintendenza finirà l'indagine archeologica durante la prossima settimana

Sotto l'asfalto della contemporaneità si nascondono i fasti dell'antichità. La frase non vale soltanto per le grandi città che possiedono una storia antica dai tratti suggestivi, bensì anche per Trieste. È di questi giorni infatti la notizia che in via Montecucco, a due passi dalla cattedrale di San Giusto, sono stati rinvenuti alcuni resti archeologici d'epoca romana. La comunicazione arriva direttamente da AcegasApsAmga che a metà gennaio aveva avviato alcuni lavori relativi all’importante intervento di risanamento e ammodernamento delle reti gas e acqua della via in questione.

La strada romana

Al momento i dati possono considerarsi soltanto preliminari ma alcune prime ipotesi sono state già avanzate. Secondo la Soprintendenza infatti - allertata immediatamente dall'Acegas e giunta sul posto per effettuare la tradizionale valutazione d'impatto archeologico - si sarebbe "riconosciuto un tracciato stradale e caratterizzato da una lunga durata di utilizzo". La datazione verosimile si potrebbe individuare all'epoca romana altoimperiale. 

Trovati anche resti di ceramiche

Su alcune mappe storiche della Trieste di un tempo infatti compare una via che potrebbe essere la stessa scoperta dai tecnici dell'Acegas. Nella fondazione del muro che delimita la strada sono stati rinvenuti alcuni frammenti di ceramica che farebbero propendere la Soprintendenza per la datazione romana. "Considerato che ci troviamo sull’ideale proseguimento dell’acquedotto riconosciuto in più tratti nella vicina via Galleria - si legge nella nota - è ipotizzabile che la conduttura ed una strada di servizio, che sicuramente la accompagnava, percorressero un allineamento più arretrato rispetto all’asse di via Bramante – via San Giacomo in Monte, dove sono tradizionalmente localizzati, per ricollegarsi a San Giacomo con la strada verso l’Istria".

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La zona non è nuova a ritrovamenti romani

A lato del lastricato emergono alcune strutture riconducibili ad abitazioni. Anche in questo caso la Soprintendenza effettuerà verifiche. La zona non è infatti nuova a questa tipologia di ritrovamenti: ci si trova a breve distanza dal colle di San Giusto - a pochi metri dall’ingresso secondario del Museo d'Antichità J.J. Winckelmann – e nel raggio di qualche decina di metri sono stati in passato segnalati resti di inumazioni tardoantiche ed alcuni edifici probabilmente abitativi di epoca romana. Puntualmente, durante gli scavi, i tecnici di Archeotest srl, incaricati da AcegasApsAmga, hanno identificato al di sotto del manto stradale alcune strutture di indubbio interesse archeologico, conservate nonostante la fitta rete di sottoservizi già presenti.

Fermati i lavori

Lo staff di AcegasApsAmga ha quindi fermato i lavori per non rischiare di danneggiare i resti, mentre gli archeologi, sotto la direzione scientifica della Soprintendenza, stanno procedendo con i dovuti approfondimenti e rilievi, prima del reinterro dello scavo. AcegasApsAmga sta quindi collaborando a stretto contatto con l’ente per concordare le migliori modalità di posa delle condotte, per garantire il completamento dei lavori, nel rispetto dei beni rivenuti.

Viabilità e prossime fasi del cantiere

Per ridurre il più possibile i disagi ai cittadini, AcegasApsAmga e Soprintendenza procederanno in due fasi in modo da garantire l’accesso alla via ai residenti. Oggi si è provveduto al reinterro dello scavo nella parte bassa della via ripristinando la viabilità (dal civ 2 al civ 6) e da domani si prevede la chiusura al traffico nel tratto alto (dal civ 8 a 12), per i lavori di messa in luce dei restanti ritrovamenti. Contestualmente i tecnici effettueranno dei sondaggi sul lato opposto della strada per verificare l’eventuale presenza di ulteriori evidenze. Il completamento di questa fase delle indagini archeologiche è stimata entro la fine della prossima settimana, a seguito della quale lo staff della multiutility e della soprintendenza potranno valutare come procedere nella posa delle nuove tubature.

Nuove tubature

I lavori sulla rete gas riguardano la sostituzione delle attuali condotte in ghisa grigia con nuove tubature in polietilene, capaci di garantire migliori standard di sicurezza in linea con la normativa vigente. In contemporanea, saranno sostituite le condotte acqua con nuove tubature in in grado di garantire migliore resistenza.

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