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Cronaca

Nuovo Cattinara-Burlo, il Tar rivoluziona la classifica del bando da 140 milioni

Accolto l’appello avanzato dalla terza classificata, la Rizzani De Eccher, nei confronti delle prime due, cioè Clea (Impresa cooperativa di costruzioni generali) e la Cmb (Cooperativa muratori e braccianti di Carpi)

La riqualificazione dell’ospedale di Cattinara e la costruzione del nuovo Burlo Garofolo (operazione da 140 milioni di euro) rischia di vendere ancora allungati i tempi di realizzazione: infatti ieri il Tar del Friuli Venezia Giulia ha rivoluzionato la classifica della gara d’appalto accogliendo l’appello avanzato dalla terza classificata, la Rizzani De Eccher, nei confronti delle prime due, cioè Clea (Impresa cooperativa di costruzioni generali) e la Cmb (Cooperativa muratori e braccianti di Carpi). Causa la squalifica delle prime due sta nell'essersi avvalse di intermediari non abilitati al rilascio di garanzie nei confronti del pubblico.

«La Direzione dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Trieste - sie legge in una nota stampa firmata dal commissario Nicola Delli Quadri -, riunita in data odierna con gli uffici legali ed amministrativi, ha preso in esame la sentenza del Tar Regionale depositata il 31.03.2016 in riferimento alla aggiudicazione dell’appalto della ristrutturazione di Cattinara. La Direzione prende atto del pronunciamento che annulla l’aggiudicazione in favore di Clea e inoltre esclude anche la seconda classificata Cmb. Si considera che le procedure di aggiudicazione sono state rese complesse ed articolate a causa di continui adeguamenti normativi e chiarimenti, intervenuti in corso ed alla fine della procedura stessa, come riconosciuto dallo stesso Tar. Gli uffici avvieranno di conseguenza le procedure necessarie all’aggiudicazione definitiva per iniziare i lavori al più presto. Fermo restando il diritto degli altri partecipanti ad interporre appello».

Ora dunque la commissione dovrà valutare l'aggiudicazione alla Rizzani De Eccher, ma nel frattempo il Consiglio di Stato si esprimerà sulla richiesta di sospensione della sentenza del Tar da parte delle due società escluse e se verrà accolta, l'iter verrà inevitabilmente interrotto allungando i tempi dell'inizio dei lavori. 

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