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Cronaca

Servizio sanitario Fvg, approvate linee gestione 2017: fondo sanitario di oltre 2 miliardi di euro

Approvate in via preliminare le "Linee per la gestione del Servizio sanitario e sociosanitario regionale per l'anno 2017"

Su proposta dell'assessore Maria Sandra Telesca, la Giunta regionale ha approvato in via preliminare le "Linee per la gestione del Servizio sanitario e sociosanitario regionale per l'anno 2017", con le quali definisce gli obiettivi e i relativi risultati attesi, nonché le risorse complessivamente disponibili per permettere alle singole aziende, territoriali e/o ospedaliere, di predisporre entro febbraio i Piani attuativi locali (PAL) e Piani attuativi ospedalieri (PAO). Il tutto in un contesto in cui nel corso del 2016 è stato completato il Riordino dell'assetto istituzionale e organizzativo del Servizio, come
previsto dalla legge di riforma (LR 17/2014).

Miglioramento del rapporto del sistema sanitario con i pazienti e con le loro famiglie, in un'ottica di umanizzazione dei servizi; ulteriori assunzioni nel comparto, con diminuzione dei contratti a tempo determinato e, di conseguenza, più stabilizzazioni; ricerca di un crescente equilibrio nell'assegnazione delle risorse, per lasciare alle spalle certe sperequazioni del passato e perseguire una presenza omogenea di servizi sul territorio regionale. Questi i punti cardine del documento, che si allinea in questo modo alle indicazioni della legge di riordino.

È la gestione del rapporto con i cittadini a rivestire «sempre maggiore importanza», come sottolinea Telesca. Al punto da portare ad «importanti innovazioni nei modelli organizzativi», volte ad esempio al rispetto dei tempi d'attesa delle prestazioni, ospedaliere e ambulatoriali. Ma la vera novità consisterà nell'apertura dei reparti di terapia intensiva e semi-intensiva ai "care givers", ovvero ai familiari ma anche alle badanti, perché «studi internazionali dimostrano i benefici di questa presenza e assistenza amica in termini di miglioramento della salute, diminuzione delle complicanze cardio-vascolari,
calo dello stress e riduzione della degenza». Familiari a cui, d'ora innanzi, sarà sempre dato un preciso e unico riferimento del medico responsabile della gestione del ricovero.

Insomma, «una sfida alla ricerca di nuovi percorsi per prendersi cura di pazienti e familiari», che passa attraverso ad una attenta gestione delle risorse umane. Da qui la previsione che per il 2017 aziende ed enti del Ssr sono autorizzate a procedere ad assunzioni finalizzate prioritariamente alla concretizzazione di specifiche progettualità, quali lo sviluppo dell'assistenza primaria, il potenziamento dell'odontoiatria sociale, il citato contenimento dei tempi di attesa, nonché la presa in carico delle persone affette da disturbi comportamentali. «E c'è l'indicazione - spiega Telesca - di riequilibrare il rapporto fra personale a tempo determinato e a tempo indeterminato, a favore di quest'ultimo, perché abbiamo bisogno di dare stabilità, a chi lavora e di conseguenza a chi dei servizi sanitari ha bisogno». In un quadro in cui i concorsi saranno gestiti non dalle singole aziende, ma dall'Egas, l'ente per la gestione accentrata dei servizi condivisi.

Sul piano finanziario, il fondo sanitario regionale per il 2017 è stato determinato in 2 miliardi 237 milioni di euro. Per quanto riguarda la distribuzione delle risorse tra le aziende, «le Linee per la gestione 2017 continuano il trend di graduale superamento del finanziamento su base storica, avviato nel 2014, attraverso trasferimenti costruiti sui costi standard». Di fatto La quota di finanziamento assegnata non su criteri standard passa dai 318.262.440 euro del 2014 agli 87.160.715 del prossimo anno.

E «gli obiettivi, ormai molto puntuali, costituiscono la base per un ulteriore livellamento negli anni successivi. Si è quindi riusciti - rileva l'assessore - ad attuare finalmente il superamento delle sperequazioni, che storicamente si erano incrostate nel sistema sanitario regionale, perseguendo l'omogeneizzazione dell'accesso ai servizi su tutto il territorio regionale. Tutti i cittadini devo avere le stesse opportunità di assistenza, indipendentemente da dove abitano». Il documento approvato dalla Giunta è stato trasmesso al Consiglio delle Autonomie locali, al fine di acquisire il parere di competenza.

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