Una giornata in caserma coi Vigili del Fuoco nel giorno di Santa Barbara (FOTO)
Un reportage fotografico per ammirare più da vicino il mondo dei Vigili del fuoco e quelle apparecchiature di cui leggiamo spesso negli articoli di cronaca. Strumentazioni all'avanguardia che, insieme all'alta professionalità e al coraggio degli operatori, permettono di salvare vite umane, animali in pericolo e interi edifici
Nel giorno di Santa Barbara, martedì 4 dicembre, si festeggia la patrona dei Vigili del fuoco e la caserma di via D'Alviano apre alle visite del pubblico. Le celebrazioni sono iniziate la mattina con l'alzabandiera e la deposizione della corona davanti al monumento in onore dei Vigili del fuoco caduti in servizio, poi è stata celebrata la Santa Messa seguita dal discorso del Comandante Natalia Restuccia e la consegna di alcune benemerenze al personale. La sede centrale del comando è rimasta aperta al pubblico, che ha potuto ammirare una mostra video/fotografica, alcuni mezzi e attrezzature utilizzate dai Vigili del fuoco per interventi particolari.
Di seguito un reportage fotografico che illustra più da vicino il mondo dei Vigili del fuoco e quelle apparecchiature di cui leggiamo spesso negli articoli di cronaca. Strumentazioni all'avanguardia che, insieme all'alta professionalità e al coraggio degli operatori, permettono di salvare vite umane, animali in pericolo e interi edifici.
La sala operativa mobile
M usa per grossi interventi come calamità, terremoti, oppure operazioni complesse come il recupero delle persone smarrite
Mezzi NBCR
L'acronimo sta per Nucleare Biologico Chimico e Radioattivo, con questi mezzi è possibile effettuare travasi di sostanze tossiche, ad esempio nel caso di incidenti che coinvolgono una cisterna piena di materiale potenzialmente pericoloso. Trieste è l'unico riferimento regionale per questo tipo di interventi.
In questi casi il personale opera con delle tute integrali che isolano dall'ambiente circostante e permettono di respirare attraverso due bombole con al massimo un'ora di autonomia.
Fiale colorimetriche che permettono di rilevare sostanze tossiche presente nell’aria
Autopompa d'epoca
Carro Ippotrainato Shand_Mason & Co. del 1870, con pompa a vapore, restaurato dal personale del Comando di Trieste
Apparecchiature del nucleo NBCR
Un rilevatore a fotoionizzazione (Pid), che rileva sostanze pericolose nell'aria in caso di rischi tossici industriali o incidenti.
Una telecamera a infrarossi che rileva le fonti di calore per trovare persone da soccorrere o quantificare la presenza di liquidi nelle cisterne. Un apparecchio molto sensibile che rileva anche le impronte e riesce a individuare i corpi anche attraverso i muri. In alcuni casi vengono montate su motobarche ed elicotteri, per reperire persone disperse in mare o sulla terraferma. Ricordiamo che il nucleo sommozzatori di Trieste è uno dei 27 presenti in tutta Italia.
Il nucleo NBCR è dotato anche di un rilevatore di radioattività. Dai tempi di Chernobyl le letture vengono eseguite una volta a settimana. Esistono quattro rilevatori fissi nel territorio provinciale: a Prosecco, a Duino, a Muggia e in zona Elettra Sincrotrone.
Mezzi per lo spegnimento degli incendi
Un'autobotte in grado di contenere fino a 9000 litri d'acqua
Una telecamera a infrarossi più piccola e meno sensibile di quella usata nel nucleo NBCR. Viene usata per individuare ulteriori focolai dopo lo spegnimento di un incendio, e per rilevare incendi oltre le porte, senza doverle sfondare inutilmente.
Autoscala
Autopompa
All'interno del mezzo, la pinza oleodinamica usata per tagliare le lamiere delle auto incidentate ed estrarre i feriti
La mostra fotografica