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Cronaca

SAP: «Tagli alle Forze dell'ordine, poliziotti ad effettuare le pulizie degli uffici»

È quanto afferma in una nota il SAP, Sindacato Autonomo di Polizia: «Come crediamo di poter contrastare la criminalità e il terrorismo se non riusciamo nemmeno a debellare la sporcizia dei nostri uffici?»

«Come crediamo di poter contrastare la criminalità e il terrorismo se non riusciamo nemmeno a debellare la sporcizia dei nostri uffici?». È quanto afferma in una nota il SAP, Sindacato Autonomo di Polizia.

«Un problema noto da tempo - continua il SAP - e senza soluzione per le “ridotte prestazioni previste, per finalità di risparmio di spesa dal capitolo predisposto dal Ministero dell’Interno”. Ancora una volta quindi un nulla di fatto, malgrado le intimazioni alle ditte appaltatrici e le assicurazioni di questi giorni, su sollecito del SAP, da parte della Prefettura di un “attento monitoraggio dell’andamento del servizio”. Solo che il monitoraggio per garantire la pulizia dei locali di lavoro non è più sufficiente e il risultato è disarmante e denigrante per tutti gli uffici della Provincia di Trieste che subiscono questa criticità e in alcuni casi non rispettano più i canoni “civili” di igiene sanitaria».

«Uffici aperti al pubblico - spiega la nota - come quelli della Questura ma anche quelli più a “rischio sanitario” perché utilizzati nelle operazioni di identificazione e redazione atti a carico di persone, entrate clandestinamente nel nostro territorio nazionale come, ad esempio, quelli dell’Ufficio Immigrazione o della Polizia di Frontiera, oppure quelli adoperati per le persone fermate, tossicodipendenti e quant’altro, come nel caso della Squadra Volante o della Squadra Mobile».

«Spesso i locali utilizzati per queste operazioni - sottolinea il sindacato -  sono gli stessi che quotidianamente vengono utilizzati dagli operatori di polizia. Per questo motivo sempre più spesso capita di vedere poliziotti dover effettuare le pulizie per riportare gli ambienti ai minimi canoni della decenza. Accade anche alla Scuola Allievi Agenti di San Giovanni, dove i frequentatori del corso di formazione devono sopperire alla pulizie degli alloggi collettivi, ma anche le aule e gli uffici dell’Istituto rasentano l’indecenza. Un corso quello di Polizia che dovrebbe concentrarsi sulla formazione dei neo-agenti ma invece riesce a malapena a “vestirli” solamente dopo tre mesi dal suo inizio. Non ci sono soldi quindi e da tempo, nemmeno per le pulizie».

« Figuriamoci quindi per la formazione anti terrorismo - conclude la nota - , gli addestramenti e gli aggiornamenti professionali e per le dotazioni di cui avremmo bisogno, un esempio fra i tanti i giubbotti antiproiettile, la maggior parte dei quali scaduti e per i quali la soluzione è stata un’estensione della data di scadenza. Come pensiamo di poter affrontare una possibile azione terroristica come quella di Parigi, quando non siamo opportunamente formati e siamo dotati di equipaggiamenti come i corpetti antiproiettile, la cui “idoneità è prolungata” e che comunque non sono in grado, per le loro caratteristiche tecniche, di proteggerci da un munizionamento come quello utilizzato nell’attacco al “Charlie Hebdo”?»

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