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Cronaca

Coronavirus, USB: "L'Italia si ferma e in Ferriera si lavora: proclamato sciopero"

"Lavoratori trattati come carne da cannone in nome del profitto. Impedito l’uso delle docce e misure restrittive e lesive della dignità. Mentre la pandemia è conclamata, il governo si piega al diktat della Confindustria"

L'Italia si ferma per il coronavirus ma non le fabbriche, e USB Lavoro Privato Trieste ha proclamato 32 ore di sciopero per tutelare i lavoratori, "trattati come carne da cannone in nome del profitto" spiega il sindacato in una nota, sostenendo che "il Governo chiede di restarsene buoni a casa, soprattutto sopra i 65 anni, senza tenere conto che nelle fabbriche oggi per andare in pensione devi lavorare fino a 68". Lo sciopero parte da oggi, 12 marzo 2020, dalle ore 16 fino alle 24 del 13 marzo. Le 32 ore di sciopero saranno rinnovabili eventualmente su decisione di USB lavoro privato Trieste.

Due decessi e 79 nuovi contagi in un giorno, i casi di Coronavirus in Fvg sono ora 205

"Impedito uso delle docce ai lavoratori"

Il focus è sui lavoratori della Ferriera: "Mentre la pandemia da coronavirus è conclamata - spiega USB -, il governo si piega al diktat della Confindustria costringendo i lavoratori italiani a lavorare comunque in barba totale alle norme previste per garantire la salute di tutti ed evitare ulteriori contagi. In Ferriera inoltre ai lavoratori viene impedito l’uso delle docce, e l’impossibilità di lavarsi risulta ancora di più contraddittoria rispetto ad una situazione più gravosa e carente di personale, questo assieme ad altre misure restrittive e lesive della dignità dei lavoratori".

"I lavoratori - continua la nota - intendono contrastare le misure Draconiane e le limitazioni assurde dell’azienda, che il nome del profitto evita una valutazione dei rischi accurata e attenta e vuole continuare a produrre nonostante l’emergenza in atto".

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