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Cronaca

Scontri del Brennero, Sap: «Maggiori tutele per le Forze dell'ordine, punire i violenti»

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di TriestePrima

Gli scontri del Brennero hanno dimostrato ancora una volta come le forze dell’ordine debbano farsi carico di questioni sociali ad altissimo impatto non risolte dalla politica.

Ogni volta che non si vuole o non si riesce a trovare una soluzione ad un problema si lascia agli uomini in divisa l’incombenza di far “scaricare” la piazza sulle proprie spalle.

I soliti “organizzati del disordine” si sono presentati al Brennero con la chiara ed evidente volontà non di protestare, ma di sfogare la loro violenza armati di molotov, bombe carta, armi improprie e tutto ciò che possa essere utile per far cadere a terra e far male ad un poliziotto o magari spedirlo direttamente all’ospedale.

Un film già visto più volte, ma che vorremmo sottoporre alla lente di ingrandimento delle “nostre telecamere”, quelle proposte dal SAP, quelle che documentano le violenze di questi “professionisti del disordine” in ogni prospettiva.

E dire che ancora in questi giorni c’è invece chi ancora propone i codici identificativi sugli agenti, mentre altri vorrebbero una legge sulla tortura che esporrebbe i tutori dell’ordine solo a procedimenti penali instaurati soprattutto da false accuse.

In Italia non ci sono forze dell’ordine violente, bensì antagonisti liberi di poter devastare le nostre città impuniti, liberi di poter osteggiare con la violenza, qualsiasi cosa anche manifestazioni di altri gruppi politici a loro non graditi.

Serve quindi applicare in modo severo la legge nei confronti di questi gruppi che di democratico dimostrano ben poco, ma che compiono molto di illegale.

Serve inoltre capire chi finanzia e sostiene questi gruppi e proibire che ciò avvenga per evitare il terrore e la distruzione nelle città.

Sarebbe utile che la politica ed il mondo dei lavoratori, tutti ed una volta per tutte, in maniera inequivocabile, prendessero le distanze da questi devastatori del Brennero, di Chiomonte, della Val di Susa, di Milano, di Roma, di Bologna e domani di chissà cos’altro.

Lorenzo  Tamaro -

Segretario Provinciale SAP 

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