rotate-mobile
Cronaca Barriera Nuova - Città Nuova

Scontri via San Nicolò, Tamaro (Sap): «Codici identificativi? Sorpassati dalle telecamere»

In una nota il segretario provinciale Sap Lorenzo Tamaro contro la volontà di porre i codici identificativi sul personale della Polizia: «Invece di condannare le forze dell’ordine che hanno fatto il loro dovere si pensi a censurare chi ha messo in atto uno scontro fisico. Solo rischio di esporre gli agenti ad innumerevoli false denunce»

«Dopo gli scontri dell’altro giorno durante la visita di Matteo Salvini a Trieste, c’è ancora qualcuno che invoca di marchiare gli operatori polizia con i sorpassati e vetusti numeri identificativi». Lo rileva in una nota il segretario provinciale Sap Lorenzo Tamaro. «Invece di condannare le forze dell’ordine che hanno fatto il loro dovere, si pensi a censurare chi, senza la prevista autorizzazione a manifestare, ha voluto metter in atto uno scontro fisico con il sevizio d’ordine pubblico preposto affinché tutto si svolgesse nella legalità».

«Chi vuole porre il codice identificativo - continua Tamaro - vuole solo esporre gli agenti ad innumerevoli false denunce e permettere che i violenti e provocatori continuino nelle loro azioni delittuose. Da tempo il Sap invoca di far chiarezza su simili episodi per trovare la verità e la giustizia. Proprio per questi motivi nei mesi scorsi, anche qui a Trieste come su tutto il territorio nazionale, il Sap aveva promosso la campagna delle “spy pen” con l’intento di indurre il Dipartimento della P.S. a dotare gli operatori di polizia di telecamere per poter individuare violenze da parte dei manifestanti o eventuali abusi da parte delle forze dell’ordine; una proposta del tutto trasparente ed equa a differenza di quella dei codici identificativi».

«Alcuni politici - prosegue il segretario - dovrebbero impegnarsi nel garantire più sicurezza all’incolumità degli agenti e dotarli di mezzi idonei a documentare ed accertare la verità, piuttosto che improvvisarsi, senza averne la specifica professionalità, a stratega dell’ordine pubblico e perfino pontificare sull’opportunità o meno dell’utilizzo dei reparti specializzati nell’ordine pubblico».

Certe dichiarazioni - conclude Tamaro - fanno parte di quella cultura del “partito dell’anti-polizia” che crede ancora che gli operatori della sicurezza siano un nemico contrapposto a cui piaccia l’utilizzo della forza senza poi peraltro riuscire a mantenere la calma. La polizia sarà sempre presente giustamente e con efficienza, a difendere anche quei leader dei partiti cui è vicino l’esponente che oggi ha criticato da chi attuerà proteste non autorizzate o con modalità non consentite dalla legge».

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Scontri via San Nicolò, Tamaro (Sap): «Codici identificativi? Sorpassati dalle telecamere»

TriestePrima è in caricamento