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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca

Scoperto in Montenegro l'abete bianco più grande del mondo

La scoperta fatta da un team capitanato dal friulano Andrea Moraè dopo un viaggio di oltre 3000 chilometri tra le foreste dei Balcani. La missione della Giant Trees Foundation per la divulgazione e la tutela degli alberi

Ha percorso oltre 3000 chilometri nei Balcani tra le foreste della Bosnia, del Montenegro, dell'Albania, della Macedonia e della Grecia alla ricerca dell'abete bianco più alto e più grosso del mondo. La scoperta è stata fatta dall'agronomo friulano di fama internazionale Andrea Maroè, presidente della Giant Trees Foundation, un'associazione nata con l’obiettivo primario di potenziare la conoscenza dei grandi alberi attraverso la loro corretta individuazione, il loro studio e la loro tutela e poter contribuire in maniera efficace anche ad uno sviluppo ecosostenibile, sia delle popolazioni direttamente coinvolte con la vita della foresta, sia di tutta l’umanità.  

Il punto esatto 

La foresta dove è stato ritrovato l'abete fa parte del Biogradska Gora National Park, nella zona centro-orientale del Montenegro, a poco più di 90 chilometri da Podgorica, la capitale dello stato balcanico. "La recente scoperta - si legge nella nota - apre dunque nuove porte alla ricerca scientifica in ambito naturalistico: l’abete, chiamato Doria GTF, in onore alla fondatrice di Giant Tree Foundation Onlus ETS, è alto 59,71 metri e la circonferenza, a petto uomo, misura 7,13 metri. È attualmente il più alto e il più "largo" in diametro al mondo della sua specie".

Il censimento effettuato durante il viaggio

Doria GTF non è stato l'unico albero ad essere scoperto. Il censimento ha riguardato oltre una trentina di grossi esemplari arborei e l'individuazione di alcune foreste residuali di antichi platani e alcuni tra i castagneti più vetusti dei Balcani.

Castagno-2

"La scoperta - sempre dalla nota - è importante perché non vi erano fino ad oggi evidenze scientifiche della possibilità di questa pianta di raggiungere altezze vicine ai 60 metri".  

Il mistero sull'altezza

"Potrebbe effettivamente misurare anche più dell'altezza rilevata in quanto il "nido di cicogna" che si forma alla sommità di questi alberi quando sono molto vecchi, può impedire di centrare da terra col laser la cima più alta" ha dichiarato Maroè. "Dovremo aspettare di arrampicarlo e misurarlo in treeclimbing per avere la misura definitiva, che di certo non può essere inferiore a quella definita col laser, ma la misura attuale resta comunque già un incredibile primato se si pensa che la precedente misura scientifica accreditata per questa specie era di ben tre metri inferiore".

La dedica all'abete

"Devo comunque ringraziare il grande abete bianco perché sembrava che ci aspettasse" ha dichiarato Andrea Maroè. "Infatti l'abbiamo scoperto quasi per caso, quando stanchi stavamo rientrando da una delle nostre perlustrazioni, attraversando una parte di foresta dove alcuni anni fa si era abbattuta una violenta tempesta sradicando gli alberi più alti e più grossi. Speravamo che qualcuno si fosse salvato, ed in effetti in una valle protetta dai venti dominanti, ci siamo imbattuti in questo gigante che svettava di oltre 7-8 metri sulla chioma degli altri, seppur già enormi giganti”. 

La presentazione ufficiale alla stampa

A ottobre la fondazione si presenterà ufficialmente alla stampa, con la partecipazione dell’intero comitato scientifico, di cui fanno parte scienziati e ricercatori  italiani e stranieri di fama internazionale mentre a gennaio, in collaborazione con importanti Organizzazioni Internazionali pubbliche e private, ha già organizzato una avventurosa esplorazione nella foresta Amazzonica dell'Ecuador, per la quale sta aspettando solo il placet della National Geographic Society.

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