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Cronaca Istria e Litorale

Segnalazioni: L’ANVGD non è un bancomat!

La risposta del Presidente di FederEsuli, Antonio Ballarin, ad un attacco strumentale apparso su un quotidiano locale da parte di un lettore

Riceviamo da Antonio Ballarin, Presidente di FederEsuli, e pubblichiamo:

Una certa parte della stampa locale non perde occasione per ‘sparare’ sul mondo dell’Esodo sfruttando comunicazioni parziali, non verificate, approssimative, come quella apparsa il 14 gennaio scorso, su un quotidiano locale, tra le lettere al giornale ed a firma di Luisa Morettin. Non perde colpo, tanto più, quando questo vasto ed articolato mondo si ricompatta su tematiche specifiche, come avvenuto in questi giorni, all’insegna di una comune tattica, ragionevole e perseguibile.

La lettera di Luisa Morettin è strumentale ad un certo ambiente che tenta da anni di destabilizzare l’ANVGD e comunque racconta fatti non corretti, poiché devono essere inquadrati in un contesto. Ma poiché non lo fa , rappresenta solo l’ennesima invettiva lanciata per rabbia da una posizione in malafede e minoritaria.

L’Associazione Nazionale Venezia Giulia e Dalmazia, da diverso tempo, ha intrapreso un percorso di riorganizzazione territoriale e risanamento economico-finanziario. In particolare, quest’ ultimo aspetto, il risanamento economico-finanziario, era più che dovuto poiché causato dalla superficialità, dalla strumentalità e dalla incompetenza di una gestione della Segreteria Nazionale senza prospettiva, andata in onda dal 2006 fino a primavera 2012 ed impossessatasi maldestramente di un Organizzazione complessa quanto nobile, come se fosse ‘cosa propria’.

Il progetto di cui la Morettin era responsabile fu presentato nel 2012, riguardava la fruizione di fondi previsti nel 2010 ma stanziati solo due anni dopo e aveva come oggetto la realizzazione di [cfr. da ‘Scheda Progetto 2010’]: “un volume, frutto della ricerca archivistica a Londra di Luisa Morettin, che ha trovato traccia di importanti documenti inglesi riguardanti Trieste e l’Istria nel corso e dopo il termine della seconda guerra mondiale”. Importo stanziato: 21mila euro.

Il progetto era diviso in due parti: una parte iniziale per la ricerca in sé ed una seconda ed ultima parte per la stampa della ricerca.

La prima parte fu saldata completamente, mentre la seconda ebbe problemi oggettivi, quali, per esempio, il ritardo con cui sono erogati, a tutt’oggi, i fondi da parte dello Stato. Non solo, occorre anche sapere che tali fondi sono rilasciati in tranche successive. Il completamento di tali tranche, il saldo, avviene solo dopo la consegna degli elaborati ad un Funzionario pubblico. Ma cosa succede al momento di consegnare l’elaborato del progetto in questione? Il Funzionario preposto, dr. Appolinari, lascia l’incarico e chiude le finestre di rendicontazione, non solo per questo progetto, ma anche per molti altri ricadenti nella gestione 2010 (rendicontati nel 2013!). Basta chiedere ad altre Associazioni che hanno avuto la medesima sorte, come nel caso dell’Associazione della Comunità Istriane.

Nonostante ciò, l’ANVGD, pur senza copertura finanziaria causata dai ritardi dei fondi ministeriali, nella primavera del 2014 stampa il libro e chiude il progetto, raschiando il barile della sua esangue cassa.

Il testo così stampato, poi, viene prima presentato al Raduno Nazionale dell’Associazione “Dalmati Italiani nel Mondo - Libero Comune di Zara in Esilio” il 3 ed il 4 ottobre scorsi a Jesolo –primo evento utile dopo l’estate - dove Cristicchi apre la sua stagione con il tour dedicata a ‘Magazzino 18’, e poi viene presentato nuovamente e distribuito massicciamente dal 16 al 19 ottobre a Trieste, in occasione della manifestazione ‘La Bancarella’. Non male: due eventi non banali dedicati al testo in meno di sei mesi. Onestamente credo che nemmeno Zecchi con il suo ultimo romanzo, ‘Rose bianche a Fiume’, abbia avuto una platea ‘dedicata’ come quella coinvolta dall’opera della Morettin. Si parla di almeno duemila persone che hanno potuto intercettare la presentazione ‘live’ nei due eventi citati… (quali sono le presentazioni di libri che in un mese coinvolgono altrettanta presenza?).

Tutta questa attività fa perno basandosi sulla figura del Funzionario Delegato, preposto all’erogazione dei fondi ministeriali è rimasta vacante per 18 mesi.

Come può un’Associazione di volontari, ovvero un’entità formata da gente che crede in un Ideale e che, a causa di ciò, presta gratuitamente il proprio tempo e la propria energia, per realizzare progetti che siano più sofisticati della stampa di un libro in ciclostile?

Non solo, ma i fondi che non vengono fruiti nell’anno di progetto ricadono nell’inferno dei ‘fondi perenti’ per i quali il Ministero degli Affari Esteri deve avviare una procedura lunga e tortuosa che vede la ridefinizione dei capitoli di spesa sul bilancio corrente. Come si fa, dunque, a saldare un progetto ‘perente’? Si attende che la montagna burocratica rilasci il ‘topolino’ atteso, il cui ritardo genera tanto astio.

Certo, esistono persone che svolgono i loro progetti con entusiasmo e, capendo che il mondo degli esuli non è amato - come anche le lungaggini burocratiche citate attestano ampiamente -, attendono pazienti e solidali con chi si batte premendo ‘l’Apparato’ perché eroghi il dovuto. Esistono, però, anche altri soggetti che, a braccia conserte ed infischiandosene di tutto ciò, sbatte i pugni ed urla allo scandalo. Non possiamo negare loro di proferire la propria opinione: siamo in democrazia. Tuttavia la persona sincera sa bene che una qualsiasi verità va contestualizzata, altrimenti diventa una menzogna. Lo sappiamo bene: il diavolo si nasconde nelle pieghe dei particolari detti, oppure, strumentalmente taciuti.

È questa la pura e semplice verità dimostrabile e riscontrabile dell’accaduto, tutto il resto non è altro che scarsa onestà intellettuale ed animosa polemica ben utilizzata da chi pensa ed agisce pensando che gli esuli siano ‘brutti, sporchi e cattivi… soprattutto nei suoi corrotti e loschi vertici’. Non importa se è solo una sciocca calunnia

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