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Cronaca Altopiano Carsico / Trebiciano

Sequestrati 80 animali nella fattoria di Trebiciano per scarsa cura

Secondo le indiscrezioni le condizioni di trascuratezza avrebbero causato la morte di alcuni esemplari

Un’intera fattoria “svuotata”: circa 80 animali sequestrati in seguito a presunti maltrattamenti e scarsa cura da parte di chi li aveva in custodia. È successo nella fattoria di Trebiciano di Igor Sartorelli, in cui gli operatori del Noava (Nucleo operativo per l’attività di vigilanza della Regione) hanno lavorato dalle 7 di mattina alle 7 di sera per ispezionare la fattoria e trasportare gli animali in altre strutture in regione, tra cui il centro faunistico di san Canzian d’Isonzo. L’operazione è stata avviata dalla Procura di Trieste, che si è mossa in seguito a segnalazioni e denunce da parte di privati.

La fattoria era piuttosto conosciuta e ospitava anche dei lama e una bufala, oltre al noto cammello Paolino, esibito nel presepe vivente di piazza sant’Antonio. Quest’ultimo si trova ancora sotto la custodia di Sartorelli poiché di difficile trasporto, ma sarà sequestrato come già accadfuto per gli altri animali. Tra questi anche cavalli, pecore, capre, volatili, conigli e un asino, già tutti smistati in strutture analoghe, soprattutto nella provincia di Udine.

Un nostro lettore, che ha chiesto di mantenere l’anonimato, ha fornito la sua testimonianza in merito: «Sono morti di fame due cavalli, uno è stato soppresso perché non riusciva nemmeno ad alzarsi, è da lì che sono partite le denunce al Noava, anche da parte di alcuni veterinari. Lui accumula animali e poi non se ne occupa, non si capisce come mai, li affama e non pulisce nemmeno gli escrementi».

«Questa storia – riferisce invece una persona che ha assistito al sequestro - va avanti da anni, anche da prima che prendesse in consegna questa fattoria. In molti lasciavano da lui i loro animali pagando un salato compenso, è il caso di un pony, che è stato ritirato dal proprietario prima del previsto perché stava morendo di fame: l’hanno trovato col muso spaccato a metà, tre costole rotte e un grosso ascesso. Questo succede quando si abbandona un pony maschio incustodito in compagnia di altri cavalli. Non sono casi isolati ma in molti, purtroppo, non hanno sporto denuncia. Al momento del controllo gli animali sono stati trovati privi di scorte alimentari: nessuna traccia di cibo, nemmeno le provviste per l’inverno».

Secondo altre indiscrezioni Sartorelli avrebbe messo a disposizione parte del suo terreno per una sorta di discarica abusiva a pagamento, visibile da tutti e contenente metri cubi di materiale di scarto in pieno Carso.

Sartorelli, dal canto suo, dichiara di aver sempre curato tutti gli esemplari ospiti della sua struttura (c’erano tacchini da 26 chili, e quindi ben nutriti). Alcuni animali, secondo il fattore, non erano in perfetta salute solo perché anziani, come alcuni cavalli ultratrentenni. La sporcizia, invece, sarebbe imputabile al fatto che il controllo era stato effettuato prima delle pulizie giornaliere. Infine, a sua difesa, il fattore cita i numerosi controlli da lui ricevuti negli anni, che non hanno mai portato ad alcuna conseguenza.

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