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Cronaca

Serra di marijuana in un appartamento in pieno centro, arrestati i proprietari

All'interno di un appartamento sequestrate 19 piante di "Cannabis Indica" in fase di piena fioritura, 22 gr. di sostanza stupefacente prodotta nell'impianto (Marijuana già pronta e confezionata per lo spaccio), nonché 1 grammo di cocaina

I finanzieri del Gruppo Operativo Antidroga (G.O.A.) del G.I.C.O. del Nucleo di Polizia Tributaria di Trieste, al termine di un servizio di osservazione ed appostamento condotto nell’ambito di un mirato piano d’intervento coordinato dal locale Comando Provinciale, hanno scoperto e smantellato nei giorni scorsi un impianto di coltivazione indoor” di Marijuana. All’interno di un appartamento ubicato in un condominio sito nel centro di Trieste, sono state sequestrate, a carico di nr. 2 stranieri domiciliati nel capoluogo giuliano, 19 piante di Cannabis Indica” in fase di piena fioritura, 22 gr. di sostanza stupefacente prodotta nell’impianto (Marijuana già pronta e confezionata per lo spaccio), nonché 1 grammo di cocaina. _DSC0596-2

I due soggetti responsabili della coltivazione ”indoor”, denunciati a piede libero alla locale Procura della Repubblica, avevano allestito all’interno della loro abitazione delle strutture “artigianali” adibite alla coltivazione della canapa indiana. Sono state ritrovate e sequestrate diverse attrezzature idonee a microclimatizzare ovvero a ricreare artificialmente un ambiente idoneo ad accelerare la crescita delle piante, tra cui: lampade riscaldanti ad infrarossi, teli termici, aspiratori e fertilizzanti. Si tratta di materiale utile alla riproduzione in ambienti chiusi del corretto ciclo vitale delle piante da cui si ottiene la sostanza stupefacente, dalla fase dello sviluppo dei semi a quella di essiccazione.

Nel corso della perquisizione, è stato infine notato che, sebbene il contatore della corrente elettrica risultasse staccato, l’energia elettrica giungeva tuttavia ugualmente nell’appartamento. I due soggetti sono stati pertanto deferiti dai militari della Guardia di Finanza all’Autorità Giudiziaria anche per il furto della corrente impiegata per l’alimentazione delle apparecchiature utilizzate per la coltivazione e la produzione dello stupefacente. Il peso complessivo della sostanza ricavabile dalle piante sequestrate, che potrebbe arrivare fino a 10 kg, avrebbe fruttato ai due “coltivatori” circa 100 mila euro.

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