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Cronaca

Serracchiani: «Cinesi incantati da FVG, buone prospettive per il futuro»

Sorpresa e meraviglia nei confronti della varietà di paesaggi del Friuli Venezia Giulia e del calore dell'accoglienza ricevuta. la delegazione ha dimostrato grande interesse nei confronti della produzione di un'altra eccellenza regionale, il prosciutto

Sorpresa e meraviglia nei confronti della varietà di paesaggi del Friuli Venezia Giulia e del calore dell'accoglienza ricevuta. Non sono stati solo le eccellenze del mondo vinicolo regionale a colpire la delegazione di sommelier, degustatori, importatori ed educatori del settore enologico cinesi impegnati in regione tutta la settimana per l'educational "FVG-Cina", ma anche il fitto programma di visita che prevedeva la scoperta di tutta la regione e che li ha fatto definire l'esperienza di viaggio come "indimenticabile".

Parola di Ling Chunming, capo delegazione, che dopo avere speso parole di vero elogio per i paesaggi mozzafiato della regione - in particolare per "la grazia e la pace dei paesini delle Alpi, l'armonioso connubio di tradizione e modernità di Udine e per il fascino delle spiagge" - ha poi confermato l'eccellenza dei vini bianchi friulani. "Volevamo constatare se realmente il vino bianco del Friuli fosse il migliore d'Italia. Ebbene, dopo giorni di intense e approfondite degustazioni, posso confermare che è indubbiamente così, e di certo si può collocare tra i migliori del mondo. Credo anche - ha aggiunto Chunming - che la loro varietà si abbini perfettamente con la tradizione culinaria cinese, in relazione ai nostri diversi metodi di cottura".

"Siamo onorati dell'interesse manifestato dagli esperti cinesi e credo che questa settimana di lavoro abbia rappresentato per loro l'occasione per conoscere tutto quanto ruota attorno all'enologia della nostra terra e le attrattive e ricchezze del territorio, sotto il profilo culturale, paesaggistico e turistico", ha commentato la presidente della Regione, Debora Serracchiani, al termine dell'iniziativa che si chiude oggi con un bilancio estremamente positivo, sia per i delegati che per gli interlocutori regionali. L"educational FVG-Cina", iniziativa promossa dal comitato Grandi Cru d'Italia in concomitanza con Expo Milano 2015, è stata realizzata grazie alla Presidenza della Regione, che si è avvalsa della collaborazione di Ersa-Agenzia per lo Sviluppo rurale e Turismo FVG.

L'iniziativa, iniziata sabato scorso come parte finale e pratica dell'attività di formazione rivolta a operatori e formatori cinesi del vino, intendeva trasmettere agli ospiti, che rappresentano il tramite tra le aziende vitivinicole e i degustatori, le carature dei vini del Friuli Venezia Giulia, affinché essi potessero divenire ambasciatori tra i consumatori cinesi dei prodotti enologici e delle attrattive di carattere turistico del territorio. "Di certo faremo partecipi del fascino di questa regione e dei suoi sorprendenti vini, che abbiamo scoperto grazie a questo viaggio, i nostri compatrioti", ha assicurato Chunming. L'intero gruppo di studio impegnato a Milano era costituito da 29 persone che nella settimana si sono suddivise in un "educational tour" a scelta su tre diverse regioni: oltre al Friuli Venezia Giulia, che ha visto partecipare il gruppo più numeroso, anche il Piemonte e la Toscana.

"E' stata un'importante occasione che testimonia una volta di più la natura del nostro impegno ad Expo, fatto di promozione ma soprattutto di ricerca di nuove relazioni istituzionali e non solo per il Friuli Venezia Giulia", ha aggiunto l'assessore regionale alle Risorse agricole, Cristiano Shaurli. "Questi professionisti cinesi del settore vitivinicolo hanno apprezzato i nostri vini e saranno per noi, e spero soprattutto per i produttori, possibili importanti interlocutori", ha fatto notare Shaurli, osservando come la delegazione "ci abbia permesso di capire meglio un mercato in forte espansione, in cui il vino, in particolare quello bianco, è ancor poco conosciuto, ma con un interesse crescente anche con richieste di fascia alta che ben rispondono alla qualità della nostra produzione". Il mercato cinese - nel quale in un anno vengono consumati quasi 7 milioni di ettolitri di prodotti enologici - predilige per il 95 per cento i vini rossi e che vi è dunque un ampio margine per poter far conoscere e apprezzare i vini del Friuli Venezia Giulia, specialmente quelli bianchi, da abbinare questi ultimi ai piatti a base di pesce delle regioni costiere della Cina.

La discussione tra i delegati su come proporre i grandi bianchi friulani al mercato cinese, che deve superare alcune barriere culturali nei confronti di questo tipo di vino - il colore bianco è tradizionalmente associato ai funerali e per tanto potrebbe essere percepito come di cattivo auspicio - ha interessato anche buona parte dei momenti conviviali. Nell' occasione dell'educational, infatti, attraverso i ristoranti aderenti al "Club di Prodotto Taste Experience", è stato possibile proporre alla delegazione l'offerta gastronomica di qualità e i prodotti tipici del territorio, spaziando dal mare alla montagna.

A tal proposito la delegazione ha dimostrato grande interesse nei confronti della produzione di un'altra eccellenza regionale, il prosciutto, dichiarandosi assolutamente soddisfatta di quanto appreso sui processi di lavorazione durante le visite ai prosciuttifici Wolf di Sauris e Dok Dall'Ava di San Daniele. La visita in Friuli Venezia Giulia - che è spaziata dagli incanti naturali di Sauris e Grado, alle Valli del Natisone, al Pordenonese, dal Collio, al Carso, fino ai siti Unesco di Aquileia e Cividale e alle bellezze di Udine e Trieste - ha fornito l'occasione per conoscere da vicino anche i prodotti caseari, il cui uso non rientra nelle consuetudini alimentari cinesi. Grande interesse e partecipazione è stata dimostrata al Caseificio Val Tagliamento di Enemonzo dove la delegazione è stata edotta sulla storia e i metodi di lavorazione del formaggio e della ricotta, prodotto che è risultato particolarmente gradito assieme al latteria di 3 mesi

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