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Cronaca

Serracchiani: «Ho sacrificato il mio matrimonio per la politica»

«Per la prima volta arrivo a dire che la politica non è tutta la mia vita, e questo mi fa stare meglio con me stessa e con gli altri. Non penso di lasciarla adesso ma sicuramente ha una data di scadenza»

«A questo incarico ho sacrificato le cose a cui tenevo di più». Lo aveva dichiarato la Presidente della Regione del Friuli Venezia Giulia, Debora Serracchiani, già a dicembre, quando, tra le lacrime, ha lasciato l’aula del consiglio. Oggi, in un'intervista a Vanity Fair, affronta per la prima volta la separazione da Riccardo Chiappa. Lo fa con parole di sconforto: «Forse non eravamo forti abbastanza. Certo è che la nostra società non è preparata culturalmente e logisticamente ad accogliere un forte impegno fuori casa della donna. Non c’è riunione politica che sia fissata prima delle otto e mezzo di sera, perché prima gli uomini sono impegnati; peccato che sia anche l’orario in cui una donna che ha famiglia avrebbe altro da fare».

Come riportato dall'Ansa, il loro matrimonio è arrivato al capolinea dopo cinque anni e  altri venti di convivenza. Ora, con il nuovo compagno (Mitja Gialuz presidente della Barcolana, come aveva reso noto tele4) sembra aver trovato un nuovo equilibrio. L'intervista prosegue in seguito, affrontando ancora il ruolo della donna nella politica: «Le donne, in quanto soggetti più deboli e minoranza, diventano capri espiatori nei periodi di maggiore crisi sociale, culturale, etica, come l’attuale. E poi il fatto che oggi ce ne siano di più in politica spaventa».

« Non siamo preparati culturalmente ad avere la parità–continua Debora Serracchiani–; sarebbe bello che un giorno si scegliesse una donna solo per i meriti e non anche perché donna».

La domanda che sorge spontanea è se la Presidente abbia o meno l'intenzione di lasciare la politica: «Per la prima volta arrivo a dire che la politica non è tutta la mia vita, e questo mi fa stare meglio con me stessa e con gli altri. Non penso di lasciarla adesso ma sicuramente ha una data di scadenza».

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