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Cronaca

I sindacati degli educatori in piazza: "La Giunta ha fermato le assunzioni per scelta politica"

Una quarantina di manifestanti hanno inscenato una protesta sotto il municipio questa sera in concomitanza della seduta del Consiglio comunale. Maria Pellizzari di USB: "Tra le 40 e le 50 educatrici potrebbero essere stabilizzate avendo tutti i requisiti necessari"

Una quarantina di educatrici ha protestato sotto il palazzo municipale questa sera in concomitanza della seduta del Consiglio comunale in virtù della loro precarietà. La manifestazione, organizzata dalla sezione del Pubblico Impiego dell’Unione Sindacale di Base, è stata indetta per chiedere alla Giunta Dipiazza “la stabilizzazione del personale dei ricreatori, dei nidi e delle scuole dell’infanzia comunali”. 

“Dopo una prima apprezzata tranche di immissioni in ruolo delle precarie e dei precari dei servizi educativi e scolastici comunali - si legge nella nota - i nostri amministratori hanno sancito la chiusura di fatto del percorso di stabilizzazioni”. Secondo USB, questa azione porterebbe all’esclusione di “un numero significativo di supplenti” che potrebbero invece proseguire lungo la strada della stabilizzazione “fino al 2020”. Il numero di educatrici, secondo Maria Pellizzari di USB, si aggirerebbe tra "le 40 e le 50 professioniste".  

Per Maria Pellizzari sul fronte del personale educativo c’è necessità di “coprire i posti vacanti disponibili tramite la progressiva stabilizzazione dei supplenti aventi i requisiti, sfruttando al massimo la finestra temporale definita dalla normativa vigente”. Per quanto riguarda invece il personale ausiliario invece “ci deve essere lo stop agli appalti e la reinternalizzazione dei servizi ceduti ai privati”. Nell’immediato, secondo la Pellizzari, questo dovrebbe essere tradotto con “un congruo aumento delle assunzioni a tempo determinato per far fronte alle esigenze dei servizi e revisione dei criteri di reclutamento per le supplenze”.

Secondo la portavoce di USB "la Giunta non deve procedere con atti unilaterali ma procedere con le dovute stabilizzazioni. Abbiamo una norma regionale che permette di stabilizzare i posti vacanti e abbiamo personale che ha maturato i requisiti necessari. Non vengano a dire che si tratta di un problema tecnico perché si tratterebbe di immettere in ruolo tra le 40 e le 50 educatrici e tutto va nella direzione richiesta. Il problema è evidentemente politico e per questo chiediamo alla Giunta di ascoltare la voce di queste persone". 

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