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Giovedì, 28 Marzo 2024
Cronaca

Posti di lavoro a rischio, i sindacati di Ics chiedono un tavolo alla Regione

Si è svolto questa mattina l'incontro interlocutorio tra le sigle sindacali dei lavoratori Ics e il Prefetto Valerio Valenti. Il rappresentante del Governo: "Hanno chiesto che la Regione sia parte di un tavolo integrato che preveda anche forme di ammortizzatori, o di reimpiego dei lavoratori che sono a rischio"

Il Prefetto di Trieste Valerio Valenti ha incontrato questa mattina i rappresentanti sindacali dei lavoratori dell'ICS per una riunione "interlocutoria" che ha avuto come oggetto la delicata situazione di 82 dipendenti dell'istituto. La riduzione da 35 a 21 euro al giorno da dedicare all'accoglienza diffusa e varata dal governo giallo-verde, ha provocato non poche reazioni a livello politico e, non ultime, quelle legate al futuro dei dipendenti del sodalizio guidato da Gianfranco Schiavone. 

"Abbiamo illustrato quelli che sono i piani che ieri abbiamo condiviso con gli altri Prefetti della regione - ha affermato Valenti - che vanno nella direzione di una salvaguardia di alcuni modelli positivi presenti sul territorio, e non di uno smantellamento. Mi auguro che, proseguendo anche in un'interlocuzione con Ics e Caritas, i due soggetti che gestiscono l'accoglienza dei migranti, nei prossimi 15-20 giorni si possa definire un'intesa sulla base della quale anche le stesse associazioni possano riprogrammare la loro attività". 

Proclamato lo stato di agitazione

Il nuovo capitolato infatti prevede una riduzione dell'attività e dei servizi, sulla base proprio di quella diminuzione delle risorse giornaliere da destinare all'accoglienza che ha fatto scattare un campanello d'allarme tra i lavoratori di Ics e, più in generale, nel mondo dell'accoglienza dei migranti. "Ci vedremo di nuovo questo venerdì per il tavolo richiesto ai sensi della legge sui servizi minimi essenziali perché, essendo stato proclamato uno stato d'agitazione, bisogna formalmente rivedersi per individuare i successivi incontri" così il Prefetto.  

Il bando non è competenza della Prefettura

"Il mio è un sentimento di collaborazione e di apertura - ha continuato Valenti - rispetto al quale mi aspetto che sia le organizzazioni sindacali, che la parte datoriale, corrispondano". Naturalmente la Prefettura non ha potere sul bando visto che lo stesso proviene da un capitolato che è stato emesso dal Ministero e che, anche se è stato impugnato nelle sedi giurisdizionali, è stato successivamente ritenuto coerente, vedendo di fatto quasi dimezzata la possibilità di proseguire l'attività.  

Si va verso un tavolo ministeriale?

Le organizzazioni sindacali, secondo il Prefetto, "hanno chiesto di rappresentare questo malessere anche a livello romano, cosa che evidentemente farò nelle prossime ore, per presentare ai ministeri competenti questa situazione, situazione che determina una fibrillazione anche sotto il profilo dei posti di lavoro. Le organizzazioni sindacali hanno chiesto che la Regione sia parte di un tavolo integrato che preveda anche forme di ammortizzatori, o di reimpiego dei lavoratori che sono a rischio licenziamento. In questo senso mi rivolgerò alla Regione per invitarla a far parte di questo tavolo". 

La posizione dei sindacati 

Sasha Colautti di Usb ha rilasciato alcune dichiarazioni in base alla posizione unitaria delle sigle presenti in sala. "Abbiamo esposto la nostra preoccupazione per l'apertura dello stato di crisi da parte di Ics. Abbiamo chiesto chiarezza sia sui tempi del percorso che Prefettura e istituzioni intendono mettere in campo per salvaguardare i posti di lavoro, sia sul peggioramento della condizione lavorativa che già oggi i dipendenti stanno vivendo". 

"Auspichiamo un coinvolgimento diretto della Regione"

"Abbiamo chiesto di riportare la discussione su un piano più alto con un intervento del Ministero perché, a nostro avviso, la discussione che oggi sta riguardando Ics, è una questione a livello nazionale con chiare responsabilità politiche. Il Prefetto ha proposto che nelle more del tentativo di conciliazione (i sindacati hanno aperto una procedura di stato d'agitazione delle maestranze ndr) sia presente anche la Regione. Auspichiamo - ha concluso Colautti - che ci sia un coinvolgimento diretto, anche perché ci sono state delle dichiarazioni a mezzo stampa a cui crediamo sia doveroso rispondere con i fatti e non con le parole". 

E proprio nel pomeriggio in termini di immigrazione è arrivata la nota del governatore Massimliano Fedriga sulla contestazione da parte del Ministero del Lavoro per la norma che "sposta risorse dall'accoglienza diffusa ai rimpatri per gli immigrati irregolari". Per Fedriga "secondo il ministero dovremmo spendere i soldi per dare loro alloggi. Lavoro e immigrazione sono materia concorrente, il che significa che la Regione ha la prerogativa di decidere come destinare i fondi a propria disposizione". 

Fedriga: "Al Mise comanda Soros?"

"La cosa che stupisce è che le contestazioni mosse dal ministero del Lavoro siano identiche a quelle sollevate dall’Asgi, Associazione per gli studi giuridici sull’immigrazione, sostenuta da Open Society Foundations di George Soros. Mi domando a questo punto: al Ministero del Lavoro comanda Soros? Anche se il ministero ci chiede di cambiare la legge - ha concluso il governatore - noi non ci pensiamo neppure”. Il dibattito sull'immigrazione è destinato a tener banco anche nei prossimi giorni. 

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