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Cronaca

Squalo nell'Adriatico, parla l'esperto: come non finire nelle fauci di un Mako

E' pericoloso? E' maschio o femmina? Cosa fare in caso di incontro ravvicinato? Il direttore dei musei scientifici risponde a tutte queste domande

Ha decisamente fatto scalpore la notizia dello squalo Mako avvistato qualche giorno fa in Croazia a Makarska. Per saperne di più abbiamo intervistato Nicola Bressi, direttore dei musei scientifici.

E' pericoloso?

"Questo è uno squalo Mako, meglio conosciuto come Smeriglio. Se è davvero lungo quattro metri, massimo assoluto per la specie, si tratta di una femmina perchè i maschi si fermano a tre. Gli squali estivi, sia grandi che piccoli, non considerano l'uomo una preda, sono noti, infatti, rarissimi attacchi. Mentre, al contrario, lo smeriglio finisce spesso in pescheria a tranci o nei bastoncini di pesce misto. Potrei dire che è l'uomo ad essere pericoloso per gli squali".

La sua presenza nell'Adriatico ha a che fare con il riscaldamento globale?

"Sono convito che il riscaldamento globale provochi danni e che ci siano tutta una serie di conseguenze legate ad esso ma collegarlo con uno smeriglio nell'Adriatico mi sembra azzardato. Non abbiamo prove. Potrebbe darsi ma non è una certezza, non è legato ad acque calde. Inoltre è dall'800 che questo tipo di squalo si trova nell'Adriatico.

Lo smeriglio sta solitamente in acque profonde, lontano dalle coste. E' però ovvio che l'Adriatico è molto stretto quindi a volte è inevitabile che si avvicini alla terra".

Cosa fare in caso di incontro ravvicinato?

"Se uno squalo si dovesse avvicinare ad un uomo, sarebbe meglio evitare di scappare. Nuota più velocemente di noi, quindi in ogni caso avremmo poche chance. Bisogna evitare di assumere una forma affusolata perchè ricorda i pesci. La cosa migliore da fare è stare con le braccia e le gambe larghe.
Alcuni sub, quando si sono trovati davanti ad uno squalo, si sono tolti la pinna e l'hanno colpito sul muso. Gli squali scappano subito perchè lì sono localizzati tutti i loro recettori e perchè in natura non esiste qualcuno, oltre all'uomo, capace di far loro del male in quella zona".

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