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Cronaca

Burlo, 20 anni di mamme canguro: a Trieste si diffonde la tecnica per salvare i bimbi prematuri 

Trieste ospita l'undicesimo convegno internazionale sugli studi e diffusione della tecnica delle "madri canguro"

 Nelle giornate di oggi 16 novembre e domani 17 novembre si terrà, presso il Teatro Miela, l’undicesimo Convegno Internazionale sugli studi e diffusione della tecnica delle “madri canguro” .Organizzato dal Centro collaboratore OMS per la salute materno infantile dell’Istituto triestino, il convegno vede la presenza di 200 partecipanti da 38 Paesi ed esponenti delle principali organizzazioni, fondazioni e associazioni mondiali in difesa dei bambini, come OMS, UNICEF, Grand Challenges Canada, la Fondazione Bill e Melinda Gates, USAID, e SAVE THE CHILDREN. 

Al mondo muoiono oltre 3 milioni di neonati l’anno, in larga parte per le conseguenze di un parto pretermine: questa tecnica è stata un grande aiuto alla cura dei piccoli che alla nascita possono pesare poco più di 500 grammi arriva da una tecnica che ha visto il Burlo protagonista a livello internazionale negli ultimi vent’anni, la tecnica delle “mamme canguro”.

La storia del metodo della madre canguro (in inglese Kangaroo Mother Care, KMC) ha inizio negli anni Settanta, a Mozambico, dove non esistono sufficienti incubatrici per assistere i bambini nati pretermine. Nei pochi ospedali si fa strada un metodo del tutto naturale, quello di tenere i bambini nati pretermine pelle contro pelle con la madre. Il metodo si rivela vincente e via via si diffonde nel Paese e inizia ad essere studiato.

Tra i primi al mondo ad essere presente in Mozambico c’è il Centro Collaboratore con l’OMS per la Salute Materno Infantile dell’IRCCS Burlo Garofolo di Trieste (CC/OMS) che ne riconosce il valore, e per avviare una strategia di diffusione a livello internazionale, attiva una serie di studi scientifici sul tema. Nel 1996 i risultati della ricerca e una serie di ulteriori studi internazionali vengono diffusi nell’ambito del primo congresso dell’International Network on KMC (INK), e da Trieste parte la redazione delle linee guida internazionali per l’applicazione su scala mondiale del metodo. Non appena vennero condotte ricerche che provavano la sua sicurezza e la sua efficacia, il metodo KMC, più facile ed economico da istituire, ha cominciato a diffondersi rapidamente in tutto il mondo.

Nel 2003 è stato pubblicato e diffuso in migliaia di copie in decine di lingue il manuale dell’OMS, scritto da esperti del Burlo con il contributo di specialisti da altri paesi, contribuendo a formare operatori sanitari in grado di istituire unità KMC in migliaia di ospedali in tutto il mondo. Nel frattempo la ricerca ha fatto progressi enormi e ormai il KMC è entrato con pieno diritto nella lista degli interventi efficaci nel ridurre la mortalità neonatale a livello globale.

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