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Sabato, 20 Aprile 2024
Cronaca

"Vuole sottoporsi al test sierologico?", in Fvg il 40 per cento ha risposto sì

La Croce rossa italiana ha registrato il 15 per cento di residenti che si sono rifiutati di sottoporsi al test. La nostra regione conferma un trend positivo in merito alla situazione generale sul CoViD-19

Il 40 per cento dei residenti in Friuli Venezia Giulia contattati dalla Croce Rossa in merito ai test sierologici hanno risposto mentre il 15 per cento ha rifiutato di sottoporsi all'accertamento. L'operazione, promossa dal Ministero della Salute e supportata dalla Regione con il coinvolgimento operativo della Croce rossa italiana, dovrebbe riguardare ben 8000 persone che, su base volontaria, daranno il loro contributo per individuare chi ha prodotto gli anticorpi e, di conseguenza, potrebbe aver sviluppato la malattia senza accorgesene. 

I prelievi

I test sono quindi partiti in diverse città della nostra regione e anche all'ospedale Maggiore a Trieste. Come riporta la Tgr della Rai regionale, nella storica struttura triestina trova sede uno degli ambulatori di riferimento per l'indagine. Come già menzionato, l'operazione si avvale dell'operatività della Croce rossa che sta effettuando i prelievi domiciliari. I test vengono processati in giornata e di conseguenza i risultati si ottengono qualche ora dopo essersi sottoposti al prelievo. "Il test positivo - così nel servizio della Rai - indica il contatto con il virus, ma non se questo è presente al momento dell'esame". 

Nasce "Safety Circle", l'indagine per mappare la diffusione del CoViD-19

Il Fvg meglio di altre regioni

I dati del Friuli Venezia Giulia durante l'emergenza sanitaria hanno dimostrato una situazione tutto sommato migliore rispetto ad altre aree del Paese.  L'adesione ai test sierologici, superiore rispetto alla media italiana, è solamente l'ultima conferma di tutto ciò. Per contrastare la diffidenza, lo stesso Ministero e la Croce rossa hanno invitato i cittadini a rispondere alle telefonate che partono dal prefisso 06, vale a dire da Roma. Infine, la giunta Fedriga sta vagliando la possibilità di regolamentare i prelievi anche nei laboratori privati, strutture dove molte persone si sono già recate nei giorni scorsi. La decisione è attesa per venerdì 30 maggio. 

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