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Cronaca

Test sierologici, Croce rossa: "Il numero inizia con 06.5510 e non è una truffa"

Le telefonate ai candidati del Fvg selezionati dall'Istat sono iniziate ieri. L'appello della Croce Rossa italiana: "Rispondete, non è uno stalker né una truffa"

Sono state oltre 7300 le telefonate effettuate dalla Croce Rossa italiana per contattare i cittadini del campione che parteciperà all'indagine sierologica cominciata ieri, lunedì 25 maggio. Un'indagine che potrebbe fotografare quanto il virus ha realmente circolato nel Paese. Francesco Rocca, presidente della Croce Rossa, ha lanciato questo appello: "I volontari e colleghi della Croce Rossa stanno lavorando senza sosta per questo servizio importante per le nostre comunità. Se ricevete una chiamata dal numero che inizia con 06.5510 è la Croce Rossa Italiana, non è uno stalker, non è una truffa telefonica, ma è un servizio che potete rendere al vostro Paese attraverso un piccolo prelievo venoso".

Come funziona l'indagine sui test sierologici (e cosa succede in caso di diagnosi positiva)

Di cosa parliamo nel dettaglio? Ministero della Salute e Istat, con la collaborazione operativa della Croce Rossa Italiana, a partire da lunedì 25 maggio hanno avviato un'indagine di sieroprevalenza dell'infezione da virus Sars-CoV-2 per capire quante persone nel nostro Paese abbiano sviluppato gli anticorpi al nuovo coronavirus, anche in assenza di sintomi. L'indagine servirà ad avere una stima più precisa delle dimensioni e dell'estensione dell’infezione. Il test - gratuito e su partecipazione volontaria - verrà eseguito su un campione di 150mila persone residenti in duemila Comuni, distribuite per sesso, attività e sei classi di età. Gli esiti dell'indagine, diffusi in forma anonima e aggregata, potranno essere utilizzati anche per altri studi scientifici e per l'analisi comparata con altri Paesi europei. Partecipare non è obbligatorio, ma conoscere la situazione epidemiologica nel nostro Paese serve a ognuno di noi.

Le persone selezionate vengono contattate al telefono dai centri regionali della Croce Rossa Italiana per fissare, in uno dei laboratori selezionati, un appuntamento per il prelievo del sangue. Il prelievo potrà essere eseguito anche a domicilio se il soggetto è fragile o vulnerabile. Al momento del contatto verrà anche chiesto di rispondere a uno specifico questionario predisposto da Istat, in accordo con il Comitato tecnico scientifico. La Regione comunicherà l'esito dell'esame a ciascun partecipante residente nel territorio. In caso di diagnosi positiva, l'interessato verrà messo in temporaneo isolamento domiciliare e contattato dal proprio Servizio sanitario regionale o Asl per fare un tampone naso-faringeo che verifichi l'eventuale stato di contagiosità.

La riservatezza dei partecipanti sarà mantenuta per tutta la durata dell'indagine. A tutti i soggetti che partecipano sarà assegnato un numero d'identificazione anonimo per l'acquisizione dell'esito del test. Il legame di questo numero d'identificazione con i singoli individui sarà gestito dal gruppo di lavoro dell'indagine e sarà divulgato solo agli enti autorizzati.

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