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Cronaca

"La frontiera della paura", Trieste protagonista (in negativo) al Tg4

Un servizio che scredita la nostra città facendola apparire una "terra di nessuno" vittima dell'immigrazione clandestina e richiedenti asilo. Fernetti, moschea di via Maiolica e ovviamente il Silos son ostate le tappe del giornalista. Intervista anche al pugile Fabio Tuiach

"Qui Trieste, la frontiera della paura" è il titolo del servizio andato in onda al minuto 5 del telegiornale di Rete4 l'8 gennaio alle 11.30. Un servizio che in tre minuti vorrebbe descrivere la complicata situazione della città relativamente alla presenza dei profughi, ma riesce solo a dipingere un quadro dai toni estremisti di degrado e abbandono di Trieste che sembra vittima esanime di questo fenomeno.

La situazione è complicata, lo ha ammesso anche il sindaco Roberto Cosolini nei giorni scorsi quando ha firmato l'ordinanza di sgombero del Silos e spiegato ancora una volta che è necessario l'aiuto di tutte le istituzioni poichè Trieste è ormai ben oltre soglia di capienza massima di richiedenti asilo. 

Il giornalista del Tg4, senza contraddittorio o dichiarazioni delle istituzioni, parte da Fernetti «senza nessun controllo. Da qui può passare chiunque. (...) una frazione con più immigrati che italiani»; poi si arriva nel centro di Trieste «città frontiera ostaggio di un’immigrazione senza controllo» dove si trova «un centro islamico (moschea di via Maiolica)»; infine ovviamente il tour si conclude al Silos «punto più degradato (ieri sgomberato dalla Polizia ma di nuovo pieno)». 

Il servizio si conclude con l'intervista a Fabio Tuiach, minacciato e con un amico picchiato da immigrati (riferimento sbagliato in quanto si parla di Raul, aggredito da due romeni e due kosovari fuori dall'Ausonia la scorsa estate, ma non profughi, ndr).

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