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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cronaca

Trieste Running Festival apre all’ingaggio di atleti africani

Dopo l’attenzione del governo e della stampa nazionale, Carini cambia idea: “Ho sollevato un problema che esiste, continuerò la mia battaglia contro lo sfruttamento. Contatteremo solo manager affidabili”

Saranno ingaggiati nella mezza maratona anche atleti africani, la scelta che tanto aveva fatto discutere viene ritirata. Lo annuncia ufficialmente su Facebook Fabio Carini, presidente di Apd Miramar che è la società sportiva dilettantistica organizzatrice del Trieste Running Festival, intervenendo relativamente alle polemiche sulla scelta di non ingaggiare top runner africani attraverso i loro rappresentanti in Italia per la Trieste 24 Half Marathon in programma il prossimo 5 maggio,

Lo sfruttamento di atleti africani

“Ho sollevato un problema che esiste – afferma Carini – e che per ipocrisia viene spesso ignorato dagli organizzatori di eventi di running: lo sfruttamento di atleti africani da parte di procuratori che si arricchiscono alle loro spalle”.

Trieste Running Festival e gli atleti africani: una sintesi 

“Dispiaciuto per le reazioni”

“Riconosco che avremmo dovuto sollevare il problema in tempi e modi diversi ed è quello che faremo. Sono dispiaciuto per le reazioni che questa scelta ha sollevato, mi scuso con coloro che si sono onestamente sentiti offesi ma certamente non condivido le strumentalizzazioni politiche che sono state fatte”.

Il rilancio di Trieste Running Festival: attesi 10mila partecipanti

La provocazione

“Per questo voglio annunciare che, dopo avere lanciato una provocazione che ha colto nel segno, richiamando grande attenzione su un tema etico fondamentale, contrariamente a quanto comunicato ieri, inviteremo anche atleti africani, come abbiamo fatto con quelli europei, lavorando con quei procuratori che siano in grado di garantire e certificare un comportamento trasparente e tracciabile”.

”Continuerò la mia battaglia”

“La mezza maratona di Trieste – prosegue Carini - è aperta a chiunque, e comprendo che non è attraverso l’esclusione che la questione da me sollevata possa essere degnamente affrontata. Certamente continuerò la mia battaglia contro uno sfruttamento che ritengo inaccettabile e scandaloso e ringrazio gli esponenti di Governo che hanno voluto riconoscere l’esistenza del tema”.

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