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Cronaca

Trieste vista con gli occhi della televisione russa

Un primo progetto era già partito un anno fa registrando ben 100 milioni di telespettatori

«Questa è un'occasione importante per Trieste, per far conoscere la sua storia e gli eventi legati alla prima guerra mondiale, in particolare dei prigionieri russi in città in quel periodo» ha sottolineato l'assessore comunale al Turismo Maurizio Bucci accogliendo oggi in Municipio alcune persone della troupe della emittente televisiva HTB-NTV che stanno girando in città le riprese di un documentario: il regista Elkin Mikhail, la sceneggiatrice Vasilenko Nadezhda, Olga Bulle e la traduttrice Iryna Boruscovska. 

Opprtunità turistica

«La realizzazione del documentario che sarà trasmesso da un'importante emittente russa che conta ben 100 milioni di telespettatori – ha sottolineato Bucci - sarà anche una grande opportunità per diffondere in Russia le peculiarità del nostro territorio e del Porto Vecchio a livello turistico».

La Pro Loco Trieste

La Pro Loco Trieste con il sostegno del Comune di Trieste-Assessorato al Turismo e al suo Archivio, sta collaborando attivamente per le riprese, della durata di quattro giorni, effettuate dalla troupe della HTB-NTV proprio per sviluppare un servizio documentaristico sui soldati russi presenti a Trieste e nelle zone limitrofe durante la Grande Guerra. La Pro Loco ha lavorato alle ricerche e agli approfondimenti in stretto contatto con l'emittente russa per lungo tempo, anche grazie all'aiuto di volontari e, tra gli altri, al contributo della Banca di credito cooperativo del Carso. Il progetto è nato infatti dalla curiosità storica di due soci della Pro Loco: Marija Pudane e Mauro Nadlisek.

I luoghi

La troupe russa, composta da sette persone, in questi giorni sta girando numerose riprese, che si sono svolte al Sacrario di Redipuglia e a Opicina, dove sono stati filmati la collina con la “Strada russa”e le trincee e i bunker di seconda e terza linea costruiti dai prigionieri russi.  A Trieste, oltre a Piazza dell’Unità d’Italia e al Bacino San Giusto, la troupe ha avuto accesso ai sotterranei della chiesa di Santa Maria Maggiore, al Castello di San Giusto, alla Sala del Consiglio comunale, ma anche alla Chiesa Serbo-Ortodossa e al Porto Vecchio, oltre ad altri siti che hanno fatto da cornice al  racconto storico che ha preso vita in questa città.

100 milioni di telespettatori

Un primo progetto era già partito un anno fa e l'audience registrata dal documentario (ben 100 milioni di telespettatori!) ha fatto sì che l'emittente televisiva russa abbia voluto ritornare a Trieste per approfondire quanto sia accaduto ai prigionieri russi dell’Impero Austro Ungarico nel retroterra triestino durante la Prima Guerra Mondiale. 

Nuovi particolari sulla storia

In questi giorni, in cui si stanno ultimando le riprese con interviste realizzate anche nei pressi piazza Unità e al Municipio, sono stati reperiti nuovi interessanti documenti custoditi dai parenti di uno prigionieri che potranno forse svelare altri particolari su questa importante pagina della storia anche dei nostri territori. Il documentario, ha infine aggiunto Marja Pudane, sarà pronto nel mese di dicembre per essere quindi trasmesso dalla tv HTB-NTV.

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