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Martedì, 23 Aprile 2024
Cronaca

Falsi tecnici e poliziotti: arrestati due ladri e truffatori di anziani

L'uomo aveva appena rubato 3150 euro a una signora anziana nel rione di San Vito, ma una Volante ha individuato l'auto dei truffatori e la Polizia ha avviato il pedinamento fino al fermo: nel mezzo c'erano il bottino e gli "strumenti del lavoro" utilizzati dai due malviventi

«Non mi era mai successo in carriera di fermare in flagranza di reato» due persone che avevano appena derubato un anziano. Questa le parole dirigente della Squadra Mobile Marco Calì, parole esplicative della complessità e difficoltà dell'operazione conclusa dalla Polizia: nel corso di un mirato piano straordinario di controllo del territorio messo in atto allo scopo di contrastare i furti e le truffe, che da tempo vengono messe a segno a danno di anziani nel capoluogo giuliano, gli agenti hanno arrestato appunto in flagranza di reato un cittadino italiano di origine rom residente a Torino, Rodio Alessandro, di 52 anni, e una cittadina rumena Popescu Daniela, della stessa età.

Va fatta una premessa importante - ha spiegato Calì, affiancato dal neo dirigente della Upgsp Davide D'Auria -, nei giorni precedenti l'arresto un operatore della Volante aveva notato un'auto con due persone sospette a bordo e ne aveva trascritto la targa per poi effettuare le ricerche sul database. I risultati hanno confermato l'intuizione dell'agente rivelando che il mezzo era intestato a un pregiudicato torinese proprietario di decine di veicoli utilizzati anche in altre città per truffe e furti

Tornando al giorno dell'arresto, Rodio è riuscito a introdursi in casa di un’anziana convincedola di essere un tecnico del Acegas (mentre la complice attendeva di sotto in auto), riportando alla vittima la presenza di una fuga di gas e invitandola a depositare il denaro custodito in casa in un luogo sicuro allo scopo di preservare lo stesso dal possibile deterioramento provocato dal gas. Come già accaduto in altri episodi simili, l‘uomo, approfittando della momentanea assenza della donna, si è impadronito della somma di denaro, circa 3150 euro, e si è congedato precipitosamente, allontanandosi dall’abitazione.

25giu15. Arrestati due truffatori e ladri di anziani (foto di Emanuele Esposito)

A questo punto la signora, insospettita dall'atteggiamento dell'uomo, ha subito verificato che il denaro fosse ancora dove lo aveva riposto e non trovandolo ha chiamato la Polizia tramite 113. La coppia è stata individuata, dopo circa un minuto, da una Volante nei pressi - rione di San Vito - a bordo dell'auto identificata nei giorni addietro dai colleghi. Grazie a dei pedinamenti alternati gli agenti hanno seguito i due truffatori (anche se in questo caso si tratta di un furto in abitazione) fino a poco fuori Trieste, mentre stavano abbandonando la città (poi si è scoperto che erano diretti a Monfalcone, dove alloggiavano in un albergo sotto falso nome grazie a un documento d'identità perso dal proprietario).

Una volta fermati si è dato seguito alla perquisizione del mezzo: nel vano del freno a mano sono stati trovati i soldi sottratti alla signora di San Vito, mentre sotto i tappetini sono state trovate altre banconote (altri 2000 euro circa). Inoltre, nel corso del controllo, sono stati trovati gli “strumenti di lavoro” (pettorine di Polizia, Polizia Locale, Acegas, tesserini, clastici per calchi di chiavi, strumenti per il controllo del gas, ecc) probabilmente utilizzati in occasione di altri colpi messi a segno unitamente all’intera refurtiva. Accompagnati in Questura sono stati dunque arrestati e posti a disposizione della Procura della Repubblica.

Molto soddisfatto del lavoro svolto dai suoi uomini il questore Antonio Maiorano che ha introdotto la conferenza stampa. La Polizia ha poi rinnovato «l’invito a tutta la cittadinanza a prestare estrema attenzione nei confronti di coloro che dissimulando i reali intenti criminosi si introducono nelle abitazioni, soprattutto di anziani, e travisati da tecnici o dipendenti pubblici ne approfittano per sottrarre denaro e valori alle vittime. In situazioni analoghe in presenza di dubbi o sospetti è opportuno chiamare il 113».

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