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Cronaca

Enti locali, semaforo verde all'Uti Giuliana, Dipiazza: «Risultati raggiunti lavorando seriamente»

Raggiunto accordo sull'Uti Giuliana che ha unito i Municipi nella prima Unione Territoriale Intercomunale (Uti) regionale

È stato chiuso oggi l'Accordo tra la Regione Friuli Venezia Giulia e tutti i Comuni dell'area triestina, alla presenza della presidente Debora Serracchiani e dei sindaci del territorio, che ha unito i Municipi nella prima Unione Territoriale Intercomunale (Uti) regionale, quella denominata Giuliano.

Questo risultato, definito «molto buono e concreto, frutto di un lavoro che ha superato il cambio delle Amministrazioni comunali», è stato raggiunto attraverso la condivisione dell'ipotesi di una nuova norma regionale che configuri l'Uti Giuliano coerentemente alla specificità di Trieste, come per altro era in parte già previsto dalla stessa legge che costituisce le Unioni.

La presidente Serracchiani, in proposito, ha espresso la disponibilità della Regione a venire incontro alle richieste dei primi cittadini dell'Uti Giuliano relativamente alla definizione delle funzioni in capo all'Unione. Una disponibilità, come ha precisato la presidente, che si fonda sulla particolarità del territorio triestino, dal punto etnico-linguistico e del rapporto demografico tra il capoluogo regionale e gli altri comuni. L'intenzione è di intervenire con un provvedimento normativo puntuale che uniformi l'Uti a queste peculiarità.

Oltre alla Programmazione europea, la Pianificazione urbanistica intercomunale e i Servizi sociali, sono altre funzioni che, alla luce dell'incontro odierno, potrebbero partire già dal 1° gennaio 2017: lo Sportello Unico per le Attività Produttive (SUAP) e la gestione del personale, per le quali si avvieranno dei percorsi al fine di arrivare puntuali alla data del 1° gennaio.

Sulla funzione del SUAP l'assessore regionale alle Autonomie locali Paolo Panontin, anch'egli presente all'incontro, ha spiegato che entro novembre verrà sottoposta al Consiglio regionale l'istituzione del nuovo organismo che supererà l'Ente Zona Industriale di Trieste (EZIT), processo nel quale verranno coinvolti i tre Comuni territorialmente competenti.

Analogo discorso per la funzione legata alla gestione del personale che, come hanno puntualizzato i sindaci dei Comuni carsici, deve tenere in considerazione il rispetto della tutela della lingua slovena. In questo caso verrà presa un'iniziativa nell'ambito della Riforma del Comparto unico, con l'obiettivo di armonizzare la gestione del personale dell'Uti Giuliano alla specificità linguistica.

Alla riunione, oltre alla presidente Serracchiani e all'assessore Panontin, hanno partecipato il sindaco di Trieste - e presidente dell'Uti Giuliano - Roberto Dipiazza, e i sindaci Laura Marzi (Muggia), Marko Pisani (Monrupino), Vladimir Kukanja (Duino-Aurisina), Sandy Klun (Dolina-San Dorligo della Valle) e Monica Hrovatin (Sgonico).

Roberto Dipiazza: «Semaforo verde all’Uti Giuliana. La Regione con la Presidente Serracchiani, ha accolto le richieste che abbiamo presentato, e potrà ora procedere al completamento dell’iter costitutivo dell’Uti Giuliana. Come avevo già avuto modo di affermare in occasione dell’accordo raggiunto (per la prima volta) tra tutti i Sindaci dei Comuni aderenti (Trieste, Muggia, Monrupino, Duino Aurisina, San Dorligo della Valle, Sgonico), quando si lavora seriamente, mettendo al primo posto i cittadini, i risultati si raggiungono. La nostra proposta che va nella direzione di salvaguardare le specificità del territorio, sarà oggetto ora di una norma ad hoc da parte della Regione FVG, valida esclusivamente per l’Unione Territoriale Intercomunale Giuliana.
Come amministratore ho sempre lavorato e lavoro per unire e raggiungere i risultati. Quando non ci si fa trascinare da strumentali polemiche gli obiettivi si raggiungono e questo è l’esempio».


 

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