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Cronaca

Afferra per il collo l'ex moglie davanti alla figlia, giovane romeno nei guai

Secondo gli investigatori l'episodio rappresenterebbe solamente l'ultimo di una lunga serie di fatti violenti ai danni dell'ex moglie. Emesso il divieto di avvicinamento a carico di un cittadino di origine romena nato nel 1983

"L’apice di un’escalation di condotte violente e minacciose". Viene definita così la vicenda che ha visto protagonista un cittadino di origine romena e conclusasi due giorni fa con il conseguente divieto di avvicinamento all'ex moglie. Il giovane 36enne - con precedenti di polizia per reati contro il patrimonio - è finito nel mirino degli investigatori dopo aver aggredito la donna lo scorso 11 settembre.

L'aggressione, avvenuta in presenza della madre della donna e della figlia minorenne, ha rappresentato solamente l'ultima di una lunga lista di violenze "poste in essere dall'indagato quando ancora il nucleo familiare dimorava nel loro paese di origine" si legge nella nota della Questura di Trieste. Ma andiamo con ordine. 

"Lo scorso 11 settembre aveva incontrato la ex moglie mentre era intenta a passeggiare lungo una via cittadina assieme alla madre ed alla figlia minorenne, quando, all’improvviso, le si era lanciato contro e, sorprendendola alle spalle, l’aveva afferrata per il collo nel tentativo di impossessarsi della fede nuziale, non riuscendovi solo grazie all’intervento di un passante". 

La violenza con cui si era scagliato contro la giovane donna "aveva procurato delle lesioni alla mano, non solo alla donna ma anche alla figlia, di appena 8 anni, che nel vedere la mamma in difficoltà si era frapposta fra i due per soccorrerla e tentare di liberarla". Durante le indagini dirette dalla Procura della Repubblica del capoluogo regionale e svolte dalla sezione "Reati contro la persona" della Squadra Mobile della Questura, è emerso come l'episodio fosse solamente "l'apice di un'escalation di condotte violente" di cui l'indagato si era reso protagonista ancora quando la coppia risiedeva in Romania. 

Il grave fatto di cronaca, assieme alle indagini, ha portato quindi il Pubblico Ministero titolare del fascicolo a richiedere al Giudice per le Indagini Preliminari l'emissione della misura cautelare. Il giovane è stato quindi raggiunto dal provvedimento nella giornata di sabato 21 settembre, quando gli investigatori hanno dato esecuzione alla decisione del GIP. 

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