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Cronaca Altopiano Carsico / SP1

Virginia Raggi sulle foibe: "No ad appropriazioni politiche, questo è un dramma italiano"

La prima cittadina di Roma ha accompagnato gli studenti della capitale nella prima tappa del viaggio sui luoghi del Ricordo. "Gli italiani che finirono nelle foibe non sono stati infoibati o cacciati perché fascisti, ma perché italiani"

"Gli italiani che finirono nelle foibe non sono stati infoibati o cacciati perché fascisti, ma perché italiani. Tutto ciò che viene dopo è una costruzione politica che dovremmo evitare". Il tradizionale appuntamento con il viaggio sul confine orientale organizzato dall'amministrazione di Roma Capitale è iniziato con le parole della sindaca Virginia Raggi che anche quest'anno ha accompagnato gli studenti romani nelle visite ai luoghi del Ricordo. Poco prima di pranzo la prima cittadina di Roma e diverse decine di studenti delle scuole superiori hanno fatto tappa al monumento della foiba di Basovizza per poi recarsi, nel pomeriggio, all'ex campo profughi di Padriciano dove il presidente dell'Unione degli Istriani ha accolto la delegazione capitolina. 

L'importanza dell'ascolto

"Credo sia importante portare i ragazzi a vedere di persona i luoghi dove si è compiuta una vicenda drammatica per gli italiani nel secolo scorso - ha affermato la Raggi- perché hanno la possibilità di parlare con i testimoni, come gli esuli, che ci raccontano qual è stata la loro vita". L'amministrazione di Roma Capitale è da molti anni impegnata nella trasmissione della memoria delle vicende del confine orientale. "Quello che cerchiamo di fare con i ragazzi è un momento di restituzione e di riflessione, cercando di creare un ponte tra la storia del Novecento e l'attualità. Dobbiamo basarci sulla nostra storia - ha continuato la prima cittadina - per provare a scrivere una pagina diversa nel presente e nel futuro". 

"Questo è un dramma italiano"

Le polemiche in occasione del Giorno del Ricordo hanno scatenato, almeno a Trieste e dintorni, un vero e proprio dibattito politico sulla cerimonia, durante la quale il Partito democratico ha lasciato il monumento della foiba poco dopo l'inizio dell'intervento del senatore Maurizio Gasparri. Proprio sulle questioni legate agli approcci politici per quanto riguarda le foibe e l'esodo, la sindaca di Roma si è detta contraria "all'appropriazione politica che una parte vuole fare di questa storia. Questo è un dramma italiano". 

Allontanare i tentativi di riscrivere la storia

"C'è stato un duplice insulto - ancora la Raggi - perché da una parte c'è stata la totale dimenticanza, dall'altra una mistificazione dei fatti. Per questo, la cosa più onesta che possiamo fare è venire in questi luoghi e ascoltare". Il viaggio del Ricordo porta ogni anno i ragazzi anche in Slovenia e Croazia. "Quando siamo qui la storia viene raccontata in un modo, quando andiamo invece a Capodistria o a Fiume la storia viene raccontata in un modo ancora diverso. Evidentemente dobbiamo ricomporre questa sorta di puzzle ascoltando più voci, facendoci un'idea nostra, in maniera onesta e senza pregiudizi.I  tentativi di riscrivere la storia sono sempre da allontanare". 

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