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Cronaca

Wärtsilä, adesione totale allo sciopero contro gli esuberi

Tutti i dipendenti hanno partecipato allo sciopero indetto davanti allo stabilimento di Bagnoli della Rosandra. 550 gli esuberi minacciati dal quartiere generale di Helsinki

Facce preoccupate davanti ai cancelli dello stabilimento della Wärtsilä a Bagnoli della Rosandra. Nessuno dei lavoratori che questa mattina hanno manifestato sotto i vessilli dei sindacati di Fiom, Fim e Uilm, è entrato a lavorare. Un chiaro segno di protesta contro gli ulteriori 550 esuberi minacciati dal quartiere generale di Helsinki.

Non è ancora chiaro quanti di questi investiranno lo stabilimento triestino ma come racconta uno dei sindacalisti ai microfoni di Telequattro «quando si indice uno sciopero così, in maniera preventiva visto che i numeri certi arriveranno giovedì lo si fa per dare un segnale, e tutte le maestranze lo stanno dando in maniera fortissima. In questo momento non è entrato nessuno».

Il fronte sindacale ha già chiarito di non voler in nessun modo trattare sul fronte esuberi ma non vuole accettare in modo passivo la politica aziendale. Il messaggio all'azienda è forte e chiaro: «Non esistono altri esuberi» afferma Antonio Rodà, segretario Uilm Trieste. «Qui abbiamo gestito una ristrutturazione due anni fa che ha chiuso una partita con circa 90 fuoriuscite sulla base di incentivi accompagnati dalla pensione. Ora - conclude - non ci sono i presupposti per mettere in gioco altri posti di lavoro».

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