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Giovedì, 28 Marzo 2024
Cronaca

L'Anticorruzione "decapita" il porto, ecco la sentenza che mette fuorigioco D'Agostino

All'interno dell'articolo le motivazioni riportate nella delibera che ha "fatto fuori" il presidente dell'Autorità Portuale di Sistema

Il caso che ha sconvolto il porto di Trieste e la presidenza di Zeno D'Agostino nasce da "una segnalazione avente ad oggetto una presunta ipotesi d’inconferibilità dell’incarico di Presidente dell’Autorità di Sistema Portuale". A dirlo è la delibera 233 del 4 marzo 2020 e firmata dal presidente facenti funzioni dell'Anticorruzione Francesco Merloni il 12 marzo e depositata infine li 16 dello stesso mese. Sono dieci pagine che spiegano, secondo Anac, qual è il punto critico, vale a dire la questione legata alla presenza di D'Agostino dentro Trieste Terminal Passeggeri. 

La sentenza

La delibera (consultabile a questo link) afferma "l’inconferibilità dell’incarico di Presidente dell’AdSP e la conseguente nullità dell’atto di conferimento dell’incarico e del relativo contratto, di rimettere al RPCT la valutazione, in sede di procedimento sanzionatorio, dell’elemento soggettivo della colpa in capo all’organo conferente, tenuto conto dell’intervenuta modificazione degli orientamenti dell’Autorità in materia di deleghe gestionali dirette" ed infine, fa sapere che "all’esito dell’accertamento compiuto dall’Autorità, il RPCT dell’AdSP deve comunicare al soggetto cui è stato conferito l’incarico la causa di inconferibilità - come accertata dall’ANAC - e la conseguente nullità dell’atto di conferimento dell’incarico e del relativo contratto ed adottare i provvedimenti conseguenti". 

Un terremoto 

Un vero e proprio terremoto, con centinaia di lavoratori portuali pronti a tutto pur di non perdere il posto di lavoro. Una "bomba ad orologeria" che nel pieno della "ricostruzione" post CoViD-19 non ci voleva. Conoscere la provenienza della segnalazione potrebbe far comprendere a tutta la cittadinanza di Trieste - che nel frattempo si è schierata dalla parte di D'Agostino - chi avrebbe l'interesse a "scalzare" il manager veronese dalla sua posizione. I sindaco di Trieste Roberto Dipiazza ha detto che "in questo momento c'è bisogno di unità e di far passare il messaggio che la città è con Zeno".

La posizione di Forza Italia

Forza Italia, che ufficialmente non ha inviato alcuna nota alla stampa, suscitando qualche malumore anche tra i banchi della maggioranza, si è espressa attraverso il capogruppo in Consiglio comunale Alberto Polacco: "Non c'è nessuna pregiudiziale alla base del motivo per cui non è stata inviata. Il riconoscimento nei confronti dell'operato di D'Agostino è massimo, ma non possiamo esimerci dal ricordare che avevamo più volte messo in luce le nostre perplessità sulla facilità con cui si erano prese alcune decisioni in merito al progetto della cosiddetta Via della Seta". Manifesti inclusi. 

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