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Cronaca

Zilli (Lega): Mozione per istituzione "Festa della famiglia naturale"

18.36 - «In tutto il Paese si stanno moltiplicando i casi di aperta propaganda contro la famiglia naturale, soprattutto nel mondo scolastico, con proiezione di film e sit-com gay»

Annuncia una mozione che impegna la Giunta regionale a individuare una data per celebrare la "Festa della famiglia naturale, fondata sull'unione tra un uomo e una donna". Sollecita l'esecutivo Serracchiani a "promuovere i principi culturali, educativi e sociali della famiglia". E stigmatizza "la crociata ideologica intrapresa da alcuni sindaci che, per allontanare l'attenzione dell'opinione pubblica dall'aumento delle tasse, speculano su temi che dovrebbero essere maneggiati con estrema delicatezza e rispetto".

Così Barbara Zilli, consigliere regionale della Lega Nord, che spiega: "La radice stessa della parola matrimonio ci rimanda al concetto di maternità, che a sua volta implica l'unione di due persone di sesso diverso. Biasimo e condanno qualunque episodio di intolleranza nei confronti degli omosessuali, e anzi sono la prima sostenitrice del principio dell'equità sociale. Ma ci sono limiti che non possono essere valicati per ragioni etiche, prima che politiche".

Ancora Zilli: "La famiglia fondata sul matrimonio tra un uomo e una donna rappresenta l'istituzione naturale aperta alla trasmissione della vita, e l'unico adeguato ambito sociale in cui possono essere accolti i minori in difficoltà, anche attraverso gli istituti dell'affidamento o dell'adozione. La Dichiarazione universale dei diritti dell'uomo adottata dall'Assemblea generale delle Nazioni Unite il 10 dicembre 1948 sanciva che la famiglia è il nucleo naturale e fondamentale della società, e come tale deve essere protetta dalla società e dallo Stato. La nostra Repubblica riconosce precisi e specifici diritti alla famiglia naturale, che costituisce una comunità irrinunciabile sotto il profilo degli affetti, prima ancora che il nucleo fondamentale della società".

Ancora Zilli: "In tutto il Paese, con il pretesto di combattere  'inutili' stereotipi, si stanno moltiplicando i casi di aperta propaganda contro la famiglia naturale, soprattutto nel mondo scolastico, con proiezione di film e sitcom gay, diffusione di fiabe rivedute e corrette in chiave omosessuale consegnate ai bimbi della scuola dell'infanzia e pubblicate dall'UNAR, Ufficio che dipende dal Dipartimento pari opportunità, che a sua volta fa capo al ministero del Lavoro e delle Politiche sociali. È legittimo e condivisibile che nelle scuole si insegni a non discriminare i gay o altre minoranze, ma questo non deve necessariamente comportare l'imposizione di un modello di società che prevede l'eliminazione delle naturali differenze tra i sessi. B

Bene, benissimo la lotta serrata contro odiose forme di sopraffazione e razzismo, ma siamo decisi a sbarrare il passo ai mercanti che violano il tempio e svendono i valori fondanti della nostra società".

Chiude Zilli: "Premesso che la priorità è il lavoro, e su questo deve concentrarsi la Regione, siamo felici di confrontarci con tutti sul tema del matrimonio e delle unioni. Siamo contrari ai dogmi, crediamo nella ragione, ma non negoziamo i nostri principi. E biasimiamo quei sepolcri imbiancati travestiti da sindaci che alzano polveroni ideologici per nascondere la loro inefficacia amministrativa".

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