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Economia

Conti ok e niente aumento delle tasse, il Comune "pareggia" il bilancio a 684 milioni

Questa mattina è stato presentato il documento che analizza il bilancio d'esercizio dell'amministrazione comunale. Polidori: "Spendere ma farlo meglio, questa la filosofia alla base del lavoro". Servizi Sociali e Lavori Pubblici incidono per 100 milioni a testa

Un pareggio di bilancio a quota 684 milioni, la rivendicazione del “timbro” politico sul documento più importante di un’amministrazione e l’annuncio che, salvo la Tari, nel 2020 i cittadini non vedranno l’aumento delle imposte. Sono questi in sintesi i pilastri sui quali poggia l’analisi economico-finanziaria dell’esercizio del comune di Trieste per il 2019 e che è stata presentata oggi 5 marzo dall’assessore al Bilancio Paolo Polidori, alla presenza dei capigruppo della Giunta Dipiazza. 

Azioni Hera, Polidori: "Rivendico la scelta di non venderle"

Sottolineando le difficoltà incontrate per giungere alla chiusura, le sempre minori entrate da parte del Governo centrale e alcune criticità legate alle specificità cittadine, il vicesindaco ha difeso alcune scelte che hanno prodotto, non è un mistero, alcune accese discussioni tra la stessa maggioranza. “Per le azioni Hera di proprietà dell’amministrazione – ha spiegato Polidori – ho deciso di non venderle per riuscire ad ottenere un introito consistente dal loro rendimento”. La vendita di quelli che lo stesso esponente leghista ha definito “degli asset che producono un utile”, si tradurrebbe, sempre secondo la Giunta “nel privarsi di un’entrata pari al quattro per cento” e non sarebbe stata vista di buon occhio dall’assessore alla Cultura Giorgio Rossi, ex titolare del Bilancio.  

Lavori Pubblici e Sociale le voci di spesa maggiori

Se da un lato le voci più consistenti dell’esercizio 2019 sono rappresentate dai Lavori Pubblici e dai Servizi Sociali (circa 100 milioni di euro ad assessorato ndr), dall’altro Polidori ha fatto intendere che la gestione del bilancio deve rifarsi ad un modello imprenditoriale all’insegna del “spendere, ma spendere meglio”. “Questo anche perché le amministrazioni precedenti hanno prodotto alcuni strascichi importanti. Ciò che vogliamo portare avanti è proprio il contrario: bisogna compiere delle scelte consapevoli da qui in avanti, indipendentemente da chi governerà negli anni a venire”.

Le assunzioni: "Saranno 414 i posti di lavoro in più"

Una delle voci fondamentali nel bilancio del Comune è quella legata al personale che ha visto, dal 2016 ad oggi, 308 nuove assunzioni di cui 156 stabilizzazioni. “Nel 2020 prevediamo altri 106 posti di lavoro” ha affermato Alberto Polacco di Forza Italia. “Ventisei di questi andranno a rimpolpare l’organico della Polizia Locale. Dall’inizio di questa amministrazione saranno quindi 414 i dipendenti assunti dal Comune”. Secondo il forzista una delle partite più importanti da giocare nel prossimo periodo è quella “dell’evasione fiscale. Per questo il Consiglio comunale ha votato la delibera che riguardava le modifiche sulla riscossione dei tributi, con l’assunzione di tre nuovi dipendenti di Esatto per le attività di accertamento”.

Tasse, riscossioni tributi e Tari

Proprio sulla mancata riscossione da parte del comune, il dato emerso in conferenza stampa parla chiaro. Pur rimanendo “ben al di sotto della media nazionale”, la percentuale di triestini che non paga le multe e le sanzioni “è del 34 per cento, contro il 50 che viene registrato sul territorio nazionale”. Ma veniamo alla tasse. Il capogruppo della Lega Radames Razza ha affermato che “non ci sarà alcun aumento per il 2020 e i servizi verranno garantiti”. L’unica tassa dove “non si può intervenire” è quella dei rifiuti. “Questo perché viene decisa da Ausir, un ente sovraordinato rispetto al Comune” ha puntualizzato Polidori.

Gestione minori non accompagnati e crisi del turismo

Infine, lo stesso assessore al Bilancio ha aggiornato la stampa su alcune voci di spesa che hanno provocato intensi dibattiti sia all’interno della maggioranza che tra Giunta e opposizione. La cifra che il comune di Trieste anticipa nel capitolo di spesa relativo ai minori non accompagnati ad esempio “è di circa 8 milioni di euro, spesa che viene tuttavia garantita dall’intervento dello Stato e della Regione. Nel futuro però – ha ricordato Polidori – bisognerà rivedere qualcosa, visto che spesso sono state segnalate delle situazioni non completamente sotto controllo”.

"Stiamo studiando le misure a sostegno"

L’emergenza Coronavirus “porterà conseguenze inevitabili sull’imposta di soggiorno da destinarsi ad attività di promozione turistica, che per il 2019 si è attestata sul milione e 700 mila euro. La crisi del settore potrebbe avere delle ripercussioni sulla stessa tassa”. Sul fronte del sostegno al comparto turistico, ha ricordato Polacco, “assieme agli uffici si stanno studiando delle misure per venire incontro alle categorie. A brevissimo dovremmo essere in grado di dare le risposte”.

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