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Emigrazione, Serracchiani: «Nuovi strumenti per i corregionali all'estero»

A Trieste due giornate intense di lavoro degli Stati generali dei corregionali all'estero. Obiettivo quello di intensificare il dialogo e creare nuove forme di collaborazioni e sinergie per valorizzare il Friuli Venezia Giulia. La presidente: «Utilizzare queste "antenne" nel mondo»

«Fornire nuovi strumenti per dare futuro al sistema dei corregionali all'estero e realizzare nuovi percorsi con obiettivi ambiziosi». Con queste parole la presidente del Friuli Venezia Giulia, Debora Serracchiani, ha aperto i lavori degli Stati generali dei corregionali all'estero che si svolgono tra oggi e domani nel palazzo di piazza Unità d'Italia a Trieste. «L'ultima occasione in cui si è tenuto questo appuntamento è stata 22 anni fa a Lignano - ha ricordato la presidente - ed è importante rinnovarlo nella logica di un impegno a creare rapporti sempre più stretti con i nostri corregionali. Questi Stati generali rappresentano uno strumento prezioso per affrontare le nuove sfide rafforzando le sinergie e le iniziative». Precisa Serracchiani: «È necessario trovare nuove forme di dialogo con queste vere e proprie "antenne" nel mondo per intensificare i legami con il Friuli Venezia Giulia e garantire loro un futuro. In questo senso le associazioni che rappresentano i corregionali all'estero devono lavorare insieme consolidando la loro storia ma anche e soprattutto guardando avanti».

L'assessore regionale alla Cultura, Gianni Torrenti affiunge: «La discussione dovrà riportare al centro l'attualità delle nostre azioni verso un patrimonio importantissimo che va governato e tenuto vicino in quanto rappresenta uno strumento che il Friuli Venezia Giulia ha per essere significativo nel mondo».
Gli Stati generali, secondo l'assessore, sono un momento utile per fare il punto sulle azioni che la Regione sta svolgendo in questo settore. Continua l'assessore Torrenti: «La presenza qualificata di una sessantina di rappresentanti dei nostri corregionali all'estero darà un contributo per capire se le nostre politiche sono ancora attuali e in che modo possiamo rapportarci a un'emigrazione antica e che oggi coinvolge una seconda e terza generazione».

Dopo i saluti di questa mattina degli esponenti regionali, del prefetto di Trieste Francesca Adelaide Garufi, del sindaco Roberto Cosolini, del presidente della Consulta nazionale dell'emigrazione, Luigi Papais, e del presidente dell'Unione nazionale delle Associazioni immigrati ed emigrati, Franco Narducci, i lavori sono proseguiti con i quattro gruppi di lavoro. I temi di discussione sono il rafforzamento del senso di appartenenza e di aggregazione nell'ambito delle varie Comunità dei corregionali all'estero, l'implementazione degli strumenti e delle iniziative di comunicazione destinate a creare una rete di informazione, di aggregazione e di partecipazione per i corregionali, l'intensificazione delle iniziative destinate alle giovani generazioni dei discendenti di corregionali residenti all'estero e la valorizzazione della presenza, delle competenze e delle attività imprenditoriali dei corregionali all'estero

Nel pomeriggio si svolgerà una sessione plenaria con le relazioni dei coordinatori dei gruppi di lavoro e gli interventi di alcuni corregionali all'estero.
Domani, dopo il saluto del presidente del Consiglio regionale, Franco Iacop, e gli interventi deipresidente delle sei associazioni di riferimento (Ente Friuli nel mondo; Associazione giuliani nel mondo; Associazione lavoratoriemigrati; Ente friulano assistenza sociale e culturale emigranti;Ente regionale per i problemi dei lavoratori emigrati; Unione migranti sloveni del Friuli Venezia Giulia), gli Stati generali si chiuderanno con l'intervento dell'assessore regionale Gianni Torrenti e la presentazione del documento conclusivo dei lavori.
 

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